Granfondo della Vernaccia di San Gimignano : un’emozione lunga 21 anni

Riparte la manifestazione sangimignanese dedicata al vino famoso in tutto il mondo. Una grande festa capace di valorizzare al meglio l’antico borgo, così come gli spettacolari territori del Chianti e della Val d’Elsa. Tutto ricomincia, come e meglio di prima,domenica 29 marzo 2020 p.v.

Il prossimo 29 marzo la Granfondo della Vernaccia di San Gimignano ripartirà dopo uno stop di due anni. Una ripartenza importante che mantiene vivo nella mente degli organizzatori il bagaglio di ricordi delle “edizioni passate”.

Da quel momento ne è passata tanta di acqua sotto i ponti: si è combattuto contro ogni avversità, sia organizzativa (contro le disavventure burocratiche) che meteorologica (contro il grande caldo fuori stagione, contro la forte pioggia),ma ogni anno gli Amatori  San Gimignano capeggiati dall’infaticabile Paolo Marrucci, hanno stretto i denti portando a termine nel migliore dei modi, la manifestazione che ad oggi è capace di richiamare tra le torri tantissimi ciclisti provenienti da tutto il Mondo.

Un gradimento internazionale per la granfondo senese che è stato definitivamente premiato dall’UCi (l’Unione Ciclistica internazionale) con il conferimento del titolo di internazionale e il suo inserimento nel calendario “2012 UCi Cycling for all”.

Cos’è la Granfondo della Vernaccia

La Granfondo della Vernaccia, prima di essere una competizione ciclistica, è una festa del ciclismo; il perno toscano del settore, attorno al quale ruotano tante altre manifestazioni. La bicicletta da strada viene usata per andare alla scoperta di territori famosi “sulla carta”, che per due giorni sono alla portata di tutti i ciclisti. Cicloturismo, ma anche un pizzico di pepe agonistico, perché in fin dei conti si è in Toscana, la patria di grandi campioni del passato come Bartali e Nencini, e del presente come Cipollini, Bartoli e Bettini, per citarne solo alcuni.

La partenza

Tantissimi ciclisti, tantissime biciclette; quasi tutte in carbonio, qualcuna in alluminio, mentre l’acciaio fa ancora qualche sparuta apparizione. Un vero esercito di pedalatori, con le loro divise multicolori, ingrigliati tra le torri di San Gimignano. Quelle torri del XIII secolo che sono ancora lì a dimostrarci la loro fantastica imponenza: un contesto storico-turistico senza pari.

I percorsi

In questa nuova edizione saranno quattro i percorsi offerti ai partecipanti. La granfondo da 114km e 1828 m di dislivello che porterà i ciclisti alla riscoperta del Chianti e della Valdelsa, in un tour a forma di anello tutto attorno a San Gimignano, le quali torri fungeranno da perno. Più ridotta la mediofondo di 84 km e 1143 m di dislivello che con la granfondo condivide metà del percorso circa. Inoltre avremo due percorsi Randonnèe di 300 km e 200 km che toccheranno tutti i siti Unesco della nostra provincia.

Le donne

Come si fa a non amare le donne, ancor più se sono cicliste? Per questo alla Granfondo della Vernaccia la partecipazione delle cicliste è da sempre numerosa. Come sempre verranno trattate da grandi Signore!

Quinto peccato capitale: la Gola

Cosa c’entrano i peccati capitali con la granfondo? A parte la Gola, nulla!

Partecipare alla Granfondo della Vernaccia senza prendere parte al pasta party, che di fatto è un vero e proprio pranzo con primo, secondo, contorno, dolce, caffè, acqua e vino a fiumi, questo sarebbe un vero peccato, altroché!

Il Pranzo Party, aperto a tutti, ciclisti, parenti e amici (un anno partecipò anche un pullman di turisti tedeschi che passavano di lì per caso) dà sollievo alle fatiche profuse nei molti chilometri percorsi attorno a San Gimignano.

La logistica

Mai spazio fu più adeguato. Gli impianti sportivi della frazione di Santa Lucia mettono a disposizione tutto quello che può servire ai partecipanti. La segreteria, le docce, parcheggio gratuito,  in un luogo a poche centinaia di metri dal centro della città, ma fuori dal traffico cittadino e turistico. Una piccola oasi dedicata ai ciclisti.

L’UNESCO

La Granfondo della Vernaccia partirà, dal centro storico e arriverà alla Rocca di Montestaffoli   Sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità.

. “Ma io non pedalo… Che faccio?”

Non sarà certo la noia la compagna di chi resterà ad attendere il proprio “campione” impegnato su uno dei quattro percorsi. Si potrà  dilettare nella scoperta del Borgo di San Gimignano e dei suoi musei, oppure degustare l’ottima Vernaccia di San Gimignano abbinandola con i prodotti locali

Concludendo

Il 28 e il 29 marzo 2020 a San Gimignano sarà festa grande. I ciclisti sanno che qui troveranno un ambiente caldo e famigliare dove il divertimento del pedalare sarà l’obiettivo principale,  gli accompagnatori potranno sfruttare l’occasione per visitare una città unica al Mondo, mentre i turisti/ciclisti stranieri potranno imparare come ci si diverte in bicicletta.