Isola delle Femmine (Palermo) – “Un fazzoletto di terra adagiato sul mare, sovrastato da una torre diroccata che lotta perennemente contro le forze della natura e che fin dall’antichità ha influenzato col suo fascino intenso e particolare, la fantasia popolare, tanto che attorno alle sue origini hanno preso vita numerose leggende….” Questo lo splendido scenario naturale, descritto da Maria Floriti, che domenica 15 aprile accoglierà i partecipanti alla settima edizione della Granfondo del Golfo, valida quale seconda prova del circuito Grand Tour Sicilia.
In questa terra in cui leggenda e storia si intrecciano, i dirigenti dell’associazione Gsd Fausto Coppi – Dama Bici Capaci organizzano questo evento con l’intento di far conoscere ai partecipanti il territorio del GAC Golfi di Castellammare e Carini. Infatti ogni anno gli organizzatori scelgono uno dei nove comuni del Gruppo di Azione Costiera come location dell’evento, per promuovere la cultura del mare, il territorio ricco di luoghi di interesse storico – artistico e naturalistico, le eccellenze enogastronomiche attraverso il turismo sportivo.
Tre i percorsi di gara disegnati dal comitato organizzatore, la Granfondo che si terrà sulla distanza di 140 chilometri con un dislivello altimetrico di 2095 metri, il Mediofondo che misura 98 chilometri e 1400 metri di dislivello e il tracciato corto denominato Trofeo Sport & Nutrition 73 chilometri e 800 metri di dislivello.
I percorsi. Dopo la partenza da Piazza Nicolò Piombino (Isola delle Femmine), ex carabiniere in pensione ucciso in un agguato di stampa mafioso il 26 gennaio ’82 e padre di Silvio Piombino dirigente della società organizzatrice della manifestazione, i ciclisti affronteranno un tratto di dieci chilometri condotto ad andatura turistica per raggiungere Villagrazia di Carini dove verrà abbassata ufficialmente la bandiera a scacchi. Raggiunto il comune di Montelepre, alle pendici del Monte d’Oro per poi far ritorno a Villlagrazia di Carini. L’ultima parte del tracciato della prova regina, la Granfondo, vedrà i partecipanti toccare i centri di Carini, in cui è ambientato il romanzo Angelo d’Edimburgo dello scrittore Fabio Casadei Turroni, e Capaci, comune in cui visse Rosolino Pilo, quartogenito di Gerolamo Pilo conte di Capace, che fu il promotore con Giuseppe La Masa della rivolta palermitana che provocò la Rivoluzione indipendentista siciliana del 1848 contro il regime borbonico, che offre un territorio ricco di costruzioni architettoniche civile e religiose di grande interesse. Il ritorna a Isola delle Femmine chiuderà la fatica dei partecipanti a questo evento, che per molti dei partecipanti potrebbe rappresentare luogo ideale in cui tornare per trascorrere le vacanze estive in compagnia della famiglia e naturalmente della bicicletta.