Verona torna a vivere un grande giorno di ciclismo, con la granfondo internazionale Alé La Merckx. Già trionfatore lo scorso anno, il toscano Fabio Cini si riconferma vincitore sul percorso lungo, dopo una gara sofferta. Nelle donne, è prima la leccese Maria Elena Palmisano, davanti alla campionessa della nazionale di corsa in montagna Camilla Magliano. Alla partenza gran parterre di corridori e VIP: da Sonny Colbrelli al cantante Paolo Belli all’ex calciatore Fabrizio Ravanelli.
Verona – Ritorna come da tradizione nel primo weekend di giugno la spettacolare corsa internazionale Alé La Merckx, granfondo di Verona.
1850 i ciclisti iscritti all’evento 2022, provenienti da ogni angolo del mondo: 18 statunitensi (tra cui una coppia che ha festeggiato in bici il viaggio di nozze) 11 gli argentini, 5 i colombiani e poi tedeschi, francesi, belgi, svizzeri, turchi, inglesi, australiani, cechi, danesi, spagnoli, polacchi, emiratini, per un totale di 20 diverse nazionalità rappresentate. Gli atleti sono partiti questa mattina alle 8 dalla splendida Piazza Bra, a pochi metri dall’Arena di Verona.
La granfondo Alé La Merckx, alla sua 15ª edizione, è dedicata al “cannibale” Eddy Merckx ed al celebre brand veronese di abbigliamento ciclistico Alé.
Alla partenza, oggi, Alessia Piccolo (l’amministratore delegato di APG, l’azienda a cui Alé fa capo) e nomi eccellenti come il campione della Bahrain Victorious Sonny Colbrelli col fratello Tomas, Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), Davide Gabburo (Bardiani CSF), l’ex vicecampione del mondo a cronometro Adriano Malori, Matteo Badilatti e Valter Attila (Groupama FDJ), gli ex pro Lello Ferrara e Pietro Caucchioli, l’ex campionessa mondiale su strada Alessandra Cappellotto, il cantante Paolo Belli e l’ex calciatore Fabrizio Ravanelli oltre al ex-campione spagnolo Fernando Escartin.
Lo start è stato dato dall’assessore allo sport cittadino Filippo Rando.
Due i percorsi tra cui gli atleti potevano scegliere: la granfondo di 129 km con un dislivello di 2.600 m e la mediofondo di 82km, con un dislivello di 1.450 m.
Vittoria nel percorso principe per il toscano Fabio Cini (ASD Capitani Minuterie Metalliche) dopo una gara sofferta, condotta per buona parte in fuga insieme a un gruppo di cinque corridori e poi risolta sulla salita delle Torricelle in un testa a testa con Enrico Filippi (Vivo-MG.K Vis).
Nelle donne del lungo, prima la leccese Maria Elena Palmisano (Garda Scott Matergia) che ha condotto una gara in solitaria arrivando felice e in lacrime all’arrivo.
LA CRONACA DELLA GARA
Il gruppo si sfilaccia dopo 23 km dalla partenza e un drappello di una cinquantina di corridori inizia le schermaglie in vista della “Cronoscalata del Cannibale”, il tratto che parte da Fumane e termina poco prima di San Rocco.
Tra questi c’è anche Tomas Colbrelli (pettorale 132 – B3L team), che tenta l’affondo insieme a Davide Spiazzi (282 – ASD Total Speed), già vincitore della Alé La Merckx 2016. I due, alla biforcazione che separa la granfondo dal percorso medio, staccano il gruppo e imboccano il percorso più breve. Tomas arriverà poi secondo, dietro a Igor Zanetti (pett. 308), della ACS Ciclism SI Triatlon Prahova, precedendo sul podio Andrea Pontalto della Alé Cipollini (pettorale 40).
Il medio si conclude dopo 2h13’31” alla media di 36,8 km/h
Ritornando sul percorso lungo, il gruppo si riduce a venti corridori. Tra questi, Fabio Cini (Pettorale 191 – ASD Capitani Minuterie Metalliche), Enrico Filippi (pettorale 109), Francesco Manuel Bongiorno (pettorale 174) e Giulio Scaia (pettorale 274) tutti e tre Vivo MG.K Vis, Stefano Bonanomi (321 – ASD team MP Filtri) e Riccardo Zanrossi (823 – Highroad team ASD).
I corridori della VIVO-MG K.Vis fanno strategia e cercano di far stancare il toscano che è solo e senza compagni di squadra. Cini si stacca insieme a Scaia, Bonanomi, Bongiorno e Zanrossi. Il gruppo di cinque corridori continua ad andatura sostenuta con i due della MG K.VIS che lasciano stancare il toscano.
Alla vetta della granfondo sul Passo del Pidocchio si presentano gli stessi cinque. Fabio Cini scruta gli avversari e rinuncia all’attacco sulla parte finale della salita, un’azione che gli aveva fruttato la vittoria nel 2021. Conosce però le difficoltà della discesa seguente e tenta qui le sue carte: prende 100 metri di vantaggio, ma quando si accorge che i contendenti non gli regaleranno un centimetro in più, si rialza e li lascia rientrare: correre da favorito non è semplice e decide di non prendere rischi inutili.
La gara sembra ora destinata a uno sprint a cinque, ma la Vivo MG.K Vis Dal Colle, che ha due uomini in fuga e un ulteriore compagno (Filippi) nel terzetto che tallona i primi, lascia lavorare gli altri. Nessuno vuole prendere l’iniziativa e il trio inseguitore riesce a rientrare alle porte di Verona.
Nella bagarre sulla salita finale delle Torricelle, resa celebre dai Mondiali di ciclismo del 2004, si avvantaggiano in due: un indomito Fabio Cini ed Enrico Filippi, fresco vincitore della Nove Colli. Filippi si alza per scattare ai 150 metri ma Cini lo anticipa di un soffio ed esce sull’ultima curva. Un urlo liberatorio sul traguardo esprime la gioia del toscano per questa vittoria difficile e meritata. Da solo contro una squadra ben organizzata e con i galloni del favorito che gli sono valsi una marcatura stretta sin dalla linea di partenza.
La classifica finale vede dunque il senese Fabio Cini della ASD Capitani Minuterie Metalliche vincere allo sprint sul forlivese Enrico Filippi (Vivo MG.K Vis Dal Colle); terzo a 7” il lecchese Stefano Bonanomi, della ASD Team MP Filtri.
Fabio Cini, dopo un formidabile 2021 con 7 vittorie, aveva già primeggiato quest’anno nella Granfondo WhySport di Valdagno (Vicenza). La sua gara viene conclusa dopo 130 km a 35,26 km/h di media.
La competizione femminile ha visto premiata la ciclista pugliese Maria Elena Palmisano, che dopo una brutta caduta alla GF Nove Colli di 15 giorni fa, ha preso comunque il via oggi. La leccese era già arrivata seconda qui a Verona lo scorso anno. La Palmisano ha condotto una gara in solitaria alla media di 31 km/h, terminata dopo 4h08’52”. Dietro di lei Camilla Magliano (Granbike Velo Club Torino), protagonista della scena mondiale nella corsa a piedi in montagna, ed Anastasia Mazzolin (Danieli 1914 Sporting Club).
Il corto femminile è stato invece vinto da Lisa De Cesare (Highroad Team ASD) davanti Anna Biani (Team Armistizio Zerolite) e Serena Maria Merotto della ASD Team Pissei.
COMMENTI DEI PRIMI
FABIO CINI – VINCITORE DELLA 15a EDIZIONE ALÉ LA MERCKX 2022
Questa GF è stata molto dura. È la seconda edizione che vinco. La corsa si è decisa sulla lunga salita del Passo del Pidocchio, dove siamo rimasti in 5. Ho provato a forzare nella parte finale ed ero riuscito a prendere un piccolo margine in discesa, ma mi hanno ripreso. In pianura verso Verona ci ha raggiunto un gruppetto di altri 3 corridori e ce la siamo giocata qui alle Torricelle. Anche se non sono velocissimo, sono riuscito a prendere quei 200m di vantaggio ed a spuntarla. Oggi ci è voluta anche un po’ di fortuna!
L’anno scorso la tua fu una vittoria in solitaria. Quest’anno che strategia avevi pianificato?
Sicuramente il livello quest’anno era più alto. Nel gruppo davanti eravamo una trentina, tutti forti. Inoltre, c’era una squadra con 3 atleti in testa (la VIVO MG.K VIS) che per un po’ mi ha messo in mezzo: marcavano stretto e non ce l’ho fatta a restare solo. L’ultimo jolly che avevo era qui sulle Torricelle, ma ho rischiato grosso! L’anno scorso ero scappato sul Passo del Pidocchio, oggi è stato impossibile. Pensavo sarei riuscito a staccarli in discesa, dato che è molto tecnica e veloce, ma non ce l’ho fatta e mi sono giocato tutto alle Torricelle. La stagione fino ad ora è andata bene. Due vittorie, due podi, un terzo posto alla Nove Colli. Comunque vada, alla fine la domenica è sempre una festa!
MARIA ELENA PALMISANO – VINCITRICE LUNGO Sono partita con zero aspettative, perché due settimane fa ho avuto un brutto incidente alla Nove Colli. Di conseguenza ho cercato di fare il mio senza badare troppo alla classifica. La Alé La Merckx è una gara che mi è sempre piaciuta molto e oggi in salita, il mio terreno proferito, mi sono esaltata. Però è stata una fatica: sono stata da sola quasi tutta la gara, quest’arrivo mi ha dato il doppio della soddisfazione. Sono partita senza sorriso, ma sono arrivata con le lacrime agli occhi per l’emozione