Fine primo tempo. Se il Giro d’Italia Ciclocross 2020/2021 fosse un film saremmo al momento della pausa e dei pop-corn. Quei minuti sospesi in cui commentare le emozioni appena vissute e predisporsi al gran finale. In effetti di emozioni il GIC ne ha regalate a valanga nella prima parte, anche perché si è trattato di un lunghissimo interminabile sprint, tirato dagli infaticabili gregari (gli addetti ai lavori della Romano Scotti), lanciato dagli uomini dell’ultimo chilometro (gli organizzatori locali) pedalato con energia dai protagonisti, i ciclocrossisti. 5 tappe di fila, un pendolo su e giù per lo Stivale, una carovana multicolore che si è spostata rispettando alla lettera le norme anti-contagio e accettando una forzata riduzione della festa.
Da Jesolo a Gallipoli passando per Corridonia, Ladispoli e Osoppo, migliaia di chilometri macinati nelle trasferte, un tour de force senza eguali per gli uomini dell’ASD Romano Scotti, che ha voluto con forza la dodicesima edizione pur in un anno particolare. I risultati, di partecipazione ma anche e soprattutto di valori tecnici, stanno ripagando in pieno gli sforzi. Ecco dunque un punto della situazione quando di tappe ne mancano due: Ferentino il 13 dicembre e Sant’Elpidio a Mare il 6 gennaio 2021.
«Grazie alla fiducia del popolo del ciclocross, al supporto degli organizzatori locali e al formidabile, instancabile lavoro dello staff della nostra “famiglia” ASD Romano Scotti ce la stiamo facendo alla grande – racconta il vicepresidente del sodalizio organizzativo, Sergio Scotti – in questo anno difficile stiamo dimostrando la forza e l’unità tra di noi e stiamo rendendo ancor più solido quanto abbiamo costruito in tredici anni. Il nostro sguardo è continuamente rivolto al futuro, abbiamo introdotto delle importanti innovazioni come il semaforo e il contagiri digitale progettati e forniti dal creativo ed eclettico Pasquale Abbattista, presente a Gallipoli per le rifiniture, e tante altre sono in arrivo. Innovazioni che hanno raccolto il favore dei tecnici, degli atleti e delle giurie e che ci riempiono di gioia, così come tanta luce e serenità ha portato il sorriso di Giulia, che si è aggiunta a dar manforte al team per la tappa di Gallipoli. Per ora, in attesa delle prossime tappe, un grande “forza” a tutta la nostra bella Italia per affrontare con decisione e coraggio questo periodo difficile».
IL GIC BUCA LO SCHERMO – Una straordinaria notizia arriva al Giro d’Italia Ciclocross direttamente dai dati auditel: la tappa di Osoppo, trasmessa dalla Rai venerdì 30 ottobre è risultata il programma più visto dell’intera giornata nel palinsesto di Rai Sport. Un risultato che premia tutti: il popolo di base del GIC, l’ASD Romano Scotti e gli organizzatori locali con i continui sforzi di crescita in questi anni, le professionali ed emozionanti immagini delle gare e, non ultima, la scelta di Gianfranco Benincasa alla telecronaca.
Un successo non solo televisivo, anche sui canali social il GIC fa furore. Basti pensare che il video della formidabile rimonta di Arianna Bianchi a Gallipoli ha superato, in poche ore dalla pubblicazione, il risultato record di 80mila visualizzazioni per un totale di 39927 minuti complessivi di visualizzazione del singolo video, affiancati da 576 reazioni, 81 commenti e 445 condivisioni (113706 persone singole raggiunte).
Sulla scorta di questi formidabili risultati Rai Sport trasmetterà la tappa di Gallipoli domani, venerdì 6 ottobre alle ore 17:45 sui canali 57 e 58 del digitale terrestre. Questa sera alle 21:00, invece, Bike Smart Mobility (all’interno della trasmissione Scratch), trasmetterà le gare giovanili.
A seguire, in rapida successione, la tappa di Gallipoli andrà in onda su Teleromagna (e canale 518 di Sky) venerdì 6 alle ore 20.00; Toscana TV sport (canale 194 Toscana) mercoledì 11 alle 21.00; TeleBoario (canale 71 Lombardia) sabato 7 alle 20.30.
Bike Smart Mobility (canale 259 digitale terrestre) manderà in onda lo speciale secondo questo calendario: venerdì sera ore 22.30, sabato notte ore 04.30, sabato pomeriggio alle 16.30, domenica mattina alle 10.30.
Il G(IC) di boa
Dal mare (Adriatico) di Jesolo a quello (Jonio) di Gallipoli. Si può parlare, contestualizzando, proprio di giro di boa. A bocce ferme, l’ASD Romano Scotti ha chiesto agli organizzatori locali cosa è rimasto nei loro cuori della tappa del giro d’Italia ciclocross realizzata in collaborazione, cosa resterà indelebile nella loro memoria e quale è il senso profondo che attribuiscono alla Corsa Rosa del fango.
DP 66 (Jesolo) – «Nel cuore della DP 66 e di tutto il suo staff resterà la grande partecipazione di tanti nuovi ragazzi e il profondo desiderio di ciclocross – spiega il direttore tecnico Daniele Pontoni – L’immagine che meglio ritrae la tappa di apertura è il lungo serpentone multicolore sulla spiaggia di Jesolo con il faro a fare da sfondo sulla foce del Sile. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la passione e la forte amicizia che mi lega alla famiglia Scotti e alla grande famiglia allargata del ciclocross».
BIKE ITALIA TOUR (Corridonia) – «A distanza di un mese dalla gara abbiamo sentito i commenti molto positivi da parte di persone vicine al ciclismo e anche da persone comuni che hanno visto l’evento sulle tv nazionali e locali – commenta ancora emozionato Francesco Baldoni, presidente del Bike Italia Tour – Tutti sono rimasti meravigliati di ciò che abbiamo fatto e della bellezza di questo sport che molti non avevano ancora mai visto. A noi organizzatori è rimasta la soddisfazione di aver raggiunto gli obiettivi a cui, in un anno particolare come il 2020, non credevamo di ambire. Abbiamo dovuto organizzare la gara in poco tempo e con normative Covid molto stringenti: questo era un problema che dovevamo affrontare tutti insieme, organizzatori, atleti, tecnici e autorità locali e grazie al lavoro comune di tutti e l’alto senso di responsabilità abbiamo ottenuto un ottimo risultato. Siamo amanti del ciclismo – conclude Baldoni – e fare parte della famiglia del Giro d’Italia Ciclocross ci rende molto orgogliosi».
TEAM BIKE TERENZI (Ladispoli) – «L’avventura del Giro d’Italia Ciclocross è stata piacevole – è il parere di Claudio Terenzi, presidente del team – anche se sono nel ciclismo dal 1977 non mi sono mai cimentato così a fondo nel cross, ma grazie alla famiglia Scotti e a tutto lo staff ho scoperto una disciplina che si sta dimostrando all’avanguardia nel poter formare i campioni del futuro. La cosa che mi ha colpito è stata l’idea di una grande famiglia che si sposta da nord a sud e in questo mondo un po’ diviso stata una forma di condivisione bella ed emozionante. La tappa di Ladispoli, messa giù in 3 settimane, è piaciuta alla gran parte; in futuro possiamo fare anche di meglio, una ventata di novità per quel che concerne il bagaglio tecnico di tutti. Possiamo ritenerci soddisfatti».
JAM’S BIKE TEAM BUJA (Osoppo) «Nel cuore porterò lo spirito di collaborazione tra le due realtà Jam’s bike e Romano Scotti ma anche l’aiuto avuto dalle altre associazioni del territorio che hanno creato una proficua sinergia per rendere un evento speciale – spiega Marco Zontone, assessore allo sport di Buja (UD) e amico di vecchia data dell’ASD Romano Scotti – mi ha colpito il numero di atleti partecipanti all’evento, nonostante le mille restrizioni, congiuntamente al tanto seguito di pubblico sui media. Per me il Giro d’Italia Ciclocross è la vetrina più importante in Italia per quanto riguarda la disciplina. La famiglia Scotti, a suo tempo, ha avuto una bellissima idea nell’ideare questo circuito che porta a confrontarsi i migliori specialisti d’Italia nelle varie tappe».
CLASSIFICHE APERTISSIME – Vestono la maglia rosa: Riccardo Da Rios (ES), Elisa Ferri (ED), Ettore Prà (AL), Arianna Bianchi (DA), Eros Cancedda (JU), Francesca Baroni (DO), Cristian Cominelli (UO). Maglie di miglior giovane ad Alice Papo (DJ) e Marco Pavan (U23), mentre tra i master guidano Fabrizio Trovarelli (F1), Massimo Folcarelli (F2) e Sabrina Di Lorenzo (W). Dal punto di vista numerico è particolarmente serrata la battaglia tra gli uomini open, con Cominelli (126) inseguito a soli 6 punti da Jakob Dorigoni. Situazione analoga e ancor più incerta tra gli juniores, con tre atleti racchiusi in un fazzoletto di 7 punti: Cancedda 107, Carrer 102, Barazzuol 100. La lotta per la rosa delle donne open è ormai un fattore di casa Guerciotti, con Baroni e Realini distanziate di soli 11 punti. Podio incerto tra le donne esordienti, con Ferri, Tambosco e Montagner raccolte in 14 punti. Sarà un intenso sprint, invece, tra le donne allieve: Solo 2 lunghezze separano la Bianchi (114) dalla Venturelli (112). Di certo c’è che sarà una bellissima volata fino alla bandiera a scacchi di Sant’Elpidio a mare.