Bergamo regina delle nevi. E dello sport, ancora una volta. I trionfi della snowboarder Michela Moioli e della sciatrice Sofia Goggia alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang (Corea del Nord) hanno aggiunto nuovi capitoli e nuove firme al libro dei grandi successi bergamaschi. Trionfi applauditi con particolare orgoglio e soddisfazione nella Città dei Mille. E al coro degli amanti degli sport invernali e dello sport più in generale, si aggiunge la voce autorevole di un grande campione: Felice Gimondi. “Come italiani e conterranei, siamo fieri di Sofia e Michela: ora le aspettiamo alla partenza della GF Gimondi Bianchi il prossimo 6 maggio, a Bergamo, per raccogliere l’applauso e l’abbraccio dei quattromila partecipanti” le parole del campione di Sedrina.
Moioli e Goggia vanno a far compagnia nel club degli olimpionici bergamaschi a Paoletta Magoni, oro ai Giochi Invernali di Sarajevo 1984, ma anche ai ciclisti Ernesto Mario Brusoni, bergamasco d’adozione, oro nella corsa a punti a Parigi 1900 (riconosciuto dal CONI solo 88 anni dopo), Marino Morettini, vincitore dell’Inseguimento a squadre a Helsinki ’52, e Giacomo Fornoni, oro nella 100 km a squadre a Roma ’60. Senza dimenticare Martina Caironi, tre volte oro ai Giochi Paralimpici fra Rio de Janeiro 2012 e Londra 2016 e la biker Chiara Teocchi – cresciuta nel Team Bianchi MTB presieduto da Gimondi – oro e argento ai Giochi olimpici giovanili di Nanchino nel 2014. Gimondi i Giochi non li ha vinti, ma ha vestito d’oro Bergamo ai Mondiali di Barcellona nel 1973, oltre che al Giro d’Italia, al Tour de France, alla Vuelta a Espana e nelle grandi classiche internazionali. “Questo territorio è sempre stato una fucina di talenti, che hanno saputo abbinare le doti tecniche e atletiche alla caparbietà e alla tenacia tipica dei bergamaschi” spiega Gimondi.
Caparbietà e tenacia, che unite alla voglia di divertirsi e di passare una piacevole giornata in bicicletta, contraddistinguono anche gli amici della Granfondo Internazionale Felice Gimondi Bianchi, che domenica 6 maggio torneranno sui tre percorsi classici, “corto”, “medio” e “lungo” (89,4 km, 128,8 km, 162,1 km), disegnati personalmente da Gimondi, che ogni anno riscuotono un gradimento sempre maggiore. Una Granfondo che quest’anno è intitolata “Remembering the Vuelta“, in occasione del 50° anniversario della vittoria assoluta del campione di Sedrina alla Vuelta a Espana, che permise a Gimondi di completare la Tripla Corona dopo i successi al Tour de France e al Giro d’Italia (poi rivinto in altre due occasioni). Un anniversario speciale, da festeggiare con quattromila amici. E magari con due ospiti speciali: “Michela e Sofia, che fate, venite?“.