Gf Il Lombardia: Orlando e Palmisano sugli scudi

La sesta edizione della granfondo lombarda premiata da una splendida giornata di sole. Circa 2000 i ciclisti al via che hanno pedalato sulle storiche salite da “classica delle foglie morte”: il muro di Sormano e il Ghisallo. Ad imporsi dopo una gara entusiasmante sono stati Giuseppe Orlando e Maria Elena Palmisano.

All’indomani dello storico tris di Pogacar al Giro di Lombardia, classica di fine stagione del calendario World Tour professionistico, RCS ha allestito la sesta edizione della granfondo, combinata con l’evento dei Pro. Un po’ come già succede a inizio stagione con la “Strade Bianche” , anche in questo caso la combinazione con l’evento clou del sabato ha portato tanti iscritti da fuori regione tanti stranieri con davvero tanti belgi , olandesi. danesi e anche ciclisti provenienti da nazioni lontane come il Canada. Circa 40% la quota di stranieri secondo i numeri dichiarati da RCS.

Ovviamente per la granfondo il tracciato non era quello dei Pro, con partenza da Como e arrivo a Bergamo , ma era concentrato nella zona del “triangolo lariano” , ovvero quel lembo di terra trangolare compreso tra la sponda lecchese e comasca dell’omonimo lago e contraddistinto da belle e storiche salite che hanno scritto pagine di storia del ciclismo mondiale.

In particolare abbiamo voluto pedalare per la prima volta questo tracciato di 109km e circa 1700m di dislivello con partenza ed arrivo a Cantu’ e contraddistinto da due salite, il famoso e temuto “muro di Sormano” di 1.9km con pendenza MAX del 27% e l’altra piu’ pedalabile di 8.6km della Madonna del Ghisallo con il caratteristico passaggio nei pressi dell’omonima chiesa. Un percorso che il C.O. ha voluto riproporre come lo scorso anno con partenza alle 7.30 di primissima mattina, visto che percorre una zona fortemente antropizzata e trafficata, cercando cosi di offrire una esperienza migliore ai partecipanti.

Tutti in griglia aspettavano il grande Vincenzo Nibali che avrebbe dovuto essere la star e ospite d’onore di questa edizione. La nascita della secondo genita proprio nella notte precedente la granfondo purtroppo lo ha costretto a dare forfait, anche se lo “squalo” ha mandato un grande in bocca al lupo ai partecipanti tramite lo speaker.

Il percorso era perfettamente chiuso e presidiato per circa i primi 200 corridori con incroci ben presidiati e moto staffette di scorta al seguito dei corridori. Da metà gruppo fino agli ultimi come detto in precedenza lo svantaggio di correre vicino alle città è venuto alla ribalta. Un esempio su tutti l’ultimo km con traffico che per i primi 500m di salita era aperto e con semaforo funzionante. Sicuramente non piacevole per i granfondisti terminare la loro fatica facendo “slalom” tra le autovetture.

Passando alla logistica quest’anno era tutta ben concentrata in pieno centro di Cantu’ con l’arrivo, il ritiro pacco gara e il pasta party tutti situati a poche centinaia di metri da Piazza Garibaldi dove era posto il traguardo.

Nel pacco gara abbiamo trovato la maglia tecnica di ottima qualità realizzata da Castelli, integratori e borraccia Named sport , gadget vari e il buono per il pasta party in stile packed lunch.

Non presente quest’anno con qualche stupore dei partecipanti il ristoro all’arrivo, che sarebbe sicuramente servito in una giornata cosi calda. Uno invece quello in corsa, molto ben rifornito e posizionato dopo lo scollinamento al Gpm del Ghisallo.

LA GARA:

dopo le prime scaramucce sulle dure rampe del Muro di Sormano dove a transitare per primi sono stati Raffaele Serafino con 18s su Paolo Castelnovo e 27s su Frangioni Alessandro, la tecnica discesa su Nesso serviva a rimescolare le carte e ricompattare il gruppo dei migliori.

Sulla seconda salita di giornata, quelal del Ghisallo di 8km circa, in particolare erano in 3 al comando : Castelnovo, Serafino e Francioni. A 6 secondi passava Giuseppe Orlando mentre solo 6. a 1m40s era Alessio Finocchi.

La lunga e larga discesa su Merone permetteva qualche recupero , ma gli ondulati 20km finali adatti ai finisseur, servivano a ulteriori scossoni.

Difatti il gruppo dei 3 fuggitivi aumentava a 6 unità e a risultare decisiva era la salita piazzata nell’ultimo km per il scenografico arrivo in piazza Garibaldi.

La spuntava Giuseppe Orlando della autoricambi Marrone in 2h57m41s. Alla sua ruota Alessio Finocchi del Team Stefan che precedeva a sua volta Raffaele Serafino della cicli Falaschi. Seguivano a pochi secondi Alessandro Frangioni, Paolo Castelnovo e Manuel Bongiorno , tutti in fila e staccati di pochi secondi uno dall’altro.

La gara femminile invece ha avuto una sola dominatrice che risponde al nome di Maria Elena Palmisano del team Garda Scott Matergia. Subito in fuga la Palmisano ha attaccato il “muro” già con un buon margine ed ha quindi continuato a guadagnare terreno fino all’arrivo.

Per lei 89. posizione assoluta e vittoria nella gara femminile in 3h18m35s. Secondo posto per Giulia Portaluri del team MG.K. vis staccata di 4m11s. Completa il podio Sonia Passuti del team Staweld Buzzolan staccata di 11m 28s.

La classifica della manifestazione.

INFO: https://gfilombardia.it/

FOTO DELLA GARA A CURA DI PHOTOTODAY DISPONIBILI SU: https://www.getpica.com/

Ph: ufficio stampa RCS & Phototoday

(MM)