«È nata quasi per scherzo»: così parlava qualche settimana fa don Agostino Frasson a proposito della Granfondo Don Guanella, che si è corsa stamattina nel Lecchese. Ma si sa, talvolta è proprio dalle idee più fantasiose e campate per aria che nascono i veri capolavori, ed è altrettanto noto che il mix sport-solidarietà riesce spesso a fare miracoli – soprattutto se c’è di mezzo un “Don”.
Sta di fatto che per partire stamattina, in Piazza Garibaldi sul Lungolario Isonzo a Lecco, s’erano scritti 1.200 atleti, accorsi in blocco alla chiamata di don Agostino e soprattutto a quella del GS Alpi di Vittorio Mevio, stavolta sotto l’egida di ACSI. Tantissimi amatori, ma anche vere e proprie star, un parterre da fare invidia a tante gare professionistiche. Di fianco a don Agostino, che oggi oltre a dire la messa pomeridiana ha anche pedalato per tutti i 112 chilometri e 2220 metri di dislivello della Granfondo, erano infatti schierati atleti del calibro di Cadel Evans, campione del mondo sia nel cross country che su strada, ed Antonio Rossi, campione olimpico e mondiale di canoa, nonché assessore allo sport e politiche per i giovani della Regione Lombardia.
Grandi stelle dello sport, richiamate non solo dall’incanto di queste terre manzoniane, ma anche dalla solidarietà: i fondi raccolti oggi saranno infatti utilizzati per la costruzione, a fianco della Cascina Don Guanella, del ristorante Agribike, che sarà gestito dai ragazzi della comunità dell’Opera Don Guanella.
Ed è appunto lì, di fronte alla Cascina di Valmadrera, che Fabio Cini, senese del team Cicli Copparo Liotto, ha tagliato per primo il traguardo di questa spettacolare granfondo, chiudendo in 3h13’04”. L’entusiasmo del vincitore ha dimostrato che l’intento solidale non ha intaccato lo spirito agonistico dei tanti partecipanti, anzi: alla presenza di cotali campioni dello sport, i cicloamatori non potevano che uscirne imbaldanziti.
Il via da Piazza Garibaldi a Lecco è stato sventolato da uno starter d’eccezione, ovvero dal quattordicenne Mauro della comunità Don Guanella, che tratteneva a stento l’emozione davanti alla fiumana di atleti, i quali hanno così iniziato con una veloce e agevole pedalata di gruppo lungo «quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno», costeggiando lo specchio d’acqua per ben 20 chilometri. Ma questo piacevole riscaldamento libresco è presto finito. Poco dopo Varenna sono infatti iniziati i tornanti che hanno esaltato lo spirito dei veri grimpeur, dapprima fino ad Esino Lario, e poi verso i 1.149 metri di altitudine del passo Agueglio, con pendenze che sfiorano il 12% e che regalano, infine, una vista che mozza il fiato sul Lago di Como e sull’inconfondibile massiccio delle Grigne. Ai primi tornanti s’è staccato da subito un quartetto composto da Cini, Riccardo Panizza, Federico Pozzetto e Stefano Bonanomi, con il senese che mostra subito di averne di più; subito dietro di loro un gruppetto di inseguitori con Federico Brevi, Andrea Castelletti e Niki Giussani. I sogni di questi atleti si sono però schiantati sull’erta che porta al Passo: l’atleta senese s’è infatti accorto ben presto che da dietro non arrivavano cambi, non certo per calcolo, quanto invece per il suo ritmo forsennato. «Ad un certo punto sono rimasto da solo e ho detto bon, ci provo», ha spiegato l’atleta, che è riuscito a creare il vuoto dietro di sé. E mentre la gara solcava la Valsassina e poi scollinava da Ballabio nuovamente verso Lecco, il margine del portacolori della Cicli Copparo Liotto aumentava, sforando i 3 minuti. Alle sue spalle si combatteva invece aspramente, con Panizza, Pozzetto, Bonanomi, Brevi, Castelletti e Giussani che, non vedendo più il primo, si contendevano le posizioni a podio. La situazione davanti rimaneva intanto invariata, con Cini ormai saldamente in testa lì dove «il lago cessa, e l’Adda ricomincia», con gli atleti che sfiorano il punto di partenza e puntano prima verso Galbiate, per poi ripiegare verso un altro lago, quello di Annone.
In vista del traguardo volante “Deport Village”, posto a poco più di 10 chilometri dall’arrivo, il gruppetto di inseguitori perdeva il comasco Giussani, proprio lì dove si iniziava già a sentire il profumo dell’arrivo. E così, mentre Cini godeva in solitaria dei plausi della folla lungo le strade di Valmadrera, il triestino Pozzetto del team Cannondale-Gobbi-FSA riusciva a mettere le sue ruote davanti a quelle dell’atleta di casa, Stefano Bonanomi del team GS Perego, che ha chiuso felicemente in terza edizione. «Mi è piaciuto il percorso» ha spiegato Cini «e mi è piaciuto trovare tantissima gente sulla strada che mi incitava».
E se la testa della gara si è decisa nella prima parte, per la controparte femminile non c’è proprio stata storia: dall’inizio alla fine, in completa solitudine, ha infatti dominato la portacolori del team Isolmant Manuela Sonzogni. «Questo percorso lo avevo già fatto in allenamento» ha dichiarato felice l’atleta bergamasca, che ha chiuso in 3h30’36” «e questa volta abbiamo tenuto il ritmo molto più alto». Dietro di lei, con un distacco di quasi venti minuti, sono arrivate praticamente insieme Eleonora Calvi di Coenzo, dritta dritta da Reggio Emilia, e Luisa Isonni, di Edolo, rispettivamente seconda e terza.
Come è successo spesso durante le gare del GS Alpi, a portarsi a casa il premio fra le squadre è stato il team Rodman Azimut, che ha portato a Lecco una sessantina di atleti. Per dovere di cronaca, è da sottolineare che Cadel Evans non ha di certo perso la gamba, chiudendo in tutta scioltezza in 76.a posizione «su un percorso così bello è stato un piacere correre insieme agli altri e vedere come funzionano le gambe in salita».
Ed è così che, nonostante concomitanze inattese e ‘griffate’ che hanno costretto il GS Alpi a reinventare parte del percorso, la Granfondo Don Guanella si è rivelata un successo. Come ha dichiarato felice Don Agostino Frasson al traguardo, poco prima di svestire i panni dell’atleta per poi celebrare la messa davanti ai partecipanti ormai rinvigoriti da un ricco pasta party, «il diavolo ha provato a metterci la coda, in quanto a Como hanno organizzato una granfondo lo stesso giorno, abbiamo tentato una mediazione ma non ci siamo riusciti. Alla fine, in ogni caso, ha prevalso il nostro impegno e soprattutto quello dei ragazzi della Cascina, e questo ci fa veramente onore».
Una granfondo che porta il nome di un santo non poteva che essere sicurissima: e nel caso in cui non fossero bastati gli sguardi dal cielo… ci hanno pensato quelli dal satellite, grazie al sistema messo in campo anche in questa occasione dal GS Alpi per seguire e tutelare al meglio gli atleti in gara, metro dopo metro. La stagione ‘maschile’ del GS Alpi si chiude dunque qui. Per le donne, invece, l’ultimo appuntamento sarà il prossimo weekend, con la Laigueglia in Rosa.
Info: www.granfondodonguanella.it
Classifica Maschile:
1 Cini Fabio A.S.D. Cicli Copparo- Liotto 03:13:04; 2 Pozzetto Federico Cannondale-Gobbi-Fsa 03:16:42; 3 Bonanomi Stefano Gs Perego Asd 03:16:47; 4 Panizza Riccardo Team Comobike Asd 03:16:52; 5 Castelletti Andrea Team Marville 03:16:56; 6 Brevi Federico Team Paredi Asd 03:18:19; 7 Piazza Simone Rodman Azimut Squadra Corse 03:22:39; 8 Seletto Alain Asd Velo Valsesia Varallo 03:22:43; 9 Dogliotti Enrico Miche-Mg.K Vis-Legend-Lgl 03:22:45; 10 Barzasi Marco Team 2 Ruote Giussano 03:22:49
Classifica Femminile:
1 Sonzogni Manuela Team Isolmant 03:30:36; 2 Calvi Di Coenzo Eleonora Rodman Azimut Squadra Corse 03:49:41; 3 Isonni Luisa Asd Polisportiva Edolese 03:49:46; 4 Porru Loredana Team Trapletti – La Pace 03:52:03; 5 Tosadori Orietta Ssdrl Biemme Garda Sport 03:52:23; 6 Coato Marisa Happy Bikers Asd 03:52:42; 7 Bergozza Michela Giuseppina Asd Breganze Millenium 03:57:29; 8 Rossi Lara Us Bormiese 03:58:21; 9 Pancari Elena Team Loda Millennium 04:04:17; 10 Pagni Simona Asd Team Marville 04:05:09