L’odore del mare, la brezza leggera, le arzigogolate firme dei grandi del passato, le audaci rampe e le indiavolate discese: ha avuto un quid poetico la Gran Fondo Alassio SIXS che si è corsa stamattina tra la provincia di Savona e quella di Imperia. La gara organizzata dal GS Alpi di Vittorio Mevio, che ha raccolto 1.400 iscritti, ha svelato la sua doppia natura lirica già alla partenza, quando gli atleti hanno atteso il via ieraticamente schierati in massa davanti al monumento ligure romantico per eccellenza, ovvero il ‘Muretto degli Innamorati’ di Alassio, famoso per le centinaia di piastrelle con le firme dei vip italiani ed internazionali.
Chissà su quali autografi sono caduti gli sguardi dei concorrenti: qualcuno, cercando l’ispirazione necessaria, si è senz’altro concentrato sulle sottoscrizioni dei mitici Coppi, Bartali e Gimondi. Altri, sopraffatti magari dal romanticismo che permea Alassio, avranno invece trovato il giusto estro nelle firme dei grandi poeti: qui campeggia infatti quella del ‘nostro’ Salvatore Quasimodo, lì quella del ‘suo’ Jacques Prévert. Ma “suo” di chi? Del vincitore, è ovvio: tra i tanti contendenti italiani la bella GF Alassio SIXS si è infatti lasciata sedurre dal francese Pascal Bousquet, che ha fatto mangiare la polvere – pardon, la poussière – ai nostri Stefano Cecchini, lucchese dell’ASD Team Prive’e e Paolo Castelnovo, milanese dell’ASD Team MP Filtri.
Resa dapprima docile dal tratto iniziale sulla Via Aurelia, costeggiando il cristallino mare ligure fino ad Imperia, la testa della gara lungo i primi chilometri è stata un affare tutto collettivo, con piccole fughe subito riassorbite da un gruppo di una trentina di corridori che hanno viaggiato in allegra – si fa per dire – compagnia tra i panoramici promontori di Capo Mele, Capo Cervo e Capo Berta. Poco dopo sono iniziate le prime vere scaramucce, per testare sia i nervi che i muscoli, lungo quella lunga ma mai troppo dura salita che ha portato i granfondisti verso Colle San Bartolomeo. Da lì una veloce discesa, seguita da una nuova salita alla volta di Gazzo al culmine della quale, a dettare il ritmo, era proprio l’unico compagno di squadra del vincitore, ovvero l’altrettanto francese Julien Amadori: il team Defense ha infatti schierato ad Alassio solamente due atleti, i quali lasciando tutti a bocca aperta sono riusciti a portarsi a casa la vittoria grazie ad uno strategico e puntuale gioco di squadra.
Ma la sfida, ad una settantina di chilometri dalla partenza, era ancora apertissima e gravida di possibilità: venti atleti transitavano infatti in meno di 7 secondi, guidati per l’appunto dal battistrada Amadori. Il gruppo di testa ha iniziato a sgranarsi sul serio solamente all’inizio della selettiva salita di Caso, che lasciandosi alle spalle tutta la poesia iniziale sale prosaicamente e senza troppi scrupoli fino ai 586 metri del Santuario della Madonna della Guardia: a contendersi i primi posti sugli erti tornanti ci sono dapprima anche Andrea Castelletti, Michael Raggio, Luigi Tarchini, Niki Giussani e Romolo Gentile, i quali però, tornante dopo tornante, non hanno potuto resistere di fronte al ritmo indiavolato del galletto Bousquet. Unici capaci di “copiare” il suo passo, seppur non in grado di placarne la furia, sono stati Cecchini, protagonista di una splendida rimonta in salita, e Castelnovo, arrivato tra l’altro terzo anche alla Granfondo Internazionale Laigueglia Alé di due settimane fa.
Dopo 105 chilometri totali e 1.991 metri di dislivello, in vista del campanile del mistico Santuario mariano, il francese del team Defense ha potuto alzare gli occhi e le mani verso il cielo, dopo 2h54’42” di gloriosa pedalata, in una competizione valevole per il Gran Trofeo GS Alpi ed i circuiti Nord Ovest Road Cup, Gran Premio Costa Ligure e Dalzero. «È stata una fantastica gara su una riviera splendida» ha dichiarato Bousquet, «ho provato fin da subito un buon feeling su questo tracciato davvero perfetto, dall’inizio alla fine».
Senza storia la gara femminile, con la potentissima Erica Magnaldi, giovane cuneese del Team De Rosa Santini, che sbaraglia senza sforzo apparente la concorrenza: la seconda piazzata, la compagna di team Olga Cappiello, ha varcato il traguardo con ben 14’44” di ritardo. Terza Annalisa Prato, anche lei del Team De Rosa (che tra l’altro piazza anche Sabrina De Marchi in quarta posizione). «Questo percorso mi è piaciuto molto» ha commentato soddisfatta la Magnaldi, «l’arrivo soprattutto, ero venuta a provarlo a dicembre ma oggi è stato decisamente più gratificante».
La GF Alassio SIXS, ovviamente, non è vissuta solo sui confronti della gara di testa, davvero tanti gli appassionati del pedale al via da Alassio ad animare “piccole”, ma grandi nello spirito, sfide personali. I 1400 iscritti, qualcuno in meno all’arrivo, hanno davvero potuto pedalare in sicurezza (strade chiuse per 45’ dal passaggio del primo, con diverse pattuglie della Polizia Stradale al seguito) ed apprezzare i bei paesaggi liguri.
Su cotanti partecipanti, però, i vincitori non possono di certo essere solamente due: nelle varie categorie si sono imposti per la M1 Castelnovo, mentre la M2 porta la firma di Cecchini, la M3 di Giacomo Sansoni, la M4 quella di Luigi Tarchini, la M5 quella di Luigino Panaro, la M6 quella di Massimo Piccini, la M7 quella di Domenico Ricci, la M8 quella di Gianfranco Pedrotti, mentre nell’Elite Sport si afferma Stefano Bonanomi. Tra le donne la categoria D1 è andata alla Magnaldi, la D2 a Cristina Lambrugo e la D3 a Olga Cappiello. A trionfare nella categoria diversamente abili è infine il trichianese Mirko Balzan. Il trofeo per il miglior team va alla squadra Rodman Azimut, che ha potuto vantare ben 94 iscritti per un totale di 8.505 chilometri percorsi. Dietro al team Rodman Azimut – che aveva portato a casa lo stesso riconoscimento anche a Laigueglia due settimane fa – si piazza il team ASD Jolly Europrestige, seguito dal team della Magnaldi, il De Rosa Santini.
L’onore va ovviamente agli atleti, ma una nota di merito va sicuramente ancora una volta al GS Alpi, capace come sempre di organizzare una gara all’insegna della sicurezza più totale, pur su un percorso vario e tecnico, oltre che paesaggisticamente splendido. Non possono poi mancare i complimenti alla cittadina di Alassio, rappresentata questa mattina dall’assessore allo Sport e al Turismo Simone Rossi, che ha avuto l’onore di dare il via alla gara, mostrando nello stesso frangente agli astanti la bandiera con cui Bruxelles ha insignito la cittadina ligure del titolo di ‘European Town of Sport 2017’, che premia l’impegno per la promozione di eventi come quello odierno. «Ad Alassio» ha sottolineato Rossi «si investe sullo sport anche per incentivare i cittadini a condurre uno stile di vita salutare e sostenibile».
Info: www.granfondoalassio.it
Classifica maschile
1 Bousquet Pascal Team France Defense 02:54:42; 2 Cecchini Stefano Asd Team Prive’e 02:54:47; 3 Castelnovo Paolo Asd Team Mp Filtri 02:54:48; 4 Lazzaroni Oscar 2r Bike Store 02:54:58; 5 Oliveri Fabio Bicistore Cycling Team Asd 02:55:00; 6 Muraro Carlo Team Beraldo Biomin 02:55:01; 7 Gentile Romolo A.S.D Leonessa Takler- Ceglie Bike- 02:55:04; 8 Sansoni Giacomo Asd Sansoni Team 02:55:05; 9 Giussani Niki Team Marville 02:55:08; 10 Giovine Dario Flj Sport Solution 02:55:19
Classifica femminile
1 Magnaldi Erica Team De Rosa Santini 03:02:03; 2 Cappiello Olga Team De Rosa Santini 03:16:47; 3 Prato Annalisa Team De Rosa Santini 03:17:06; 4 De Marchi Sabrina Team De Rosa Santini 03:24:14; 5 Lambrugo Cristina Team Isolmant 3:29:20; 6 Porru Loredana Team Trapletti – La Pace 3:32:19; 7 Altomare Ylenia Asd Ciclistica Ospedaletti Bicisport 3:34:01; 8 Scalambra Elisa Pro Bike Riding Team 3:35:15; 9 Rosset Lorenzina Team De Rosa Santini 3:35:24; 10 Sattler Monika Rad Monika 3:35:33