Nel mese di aprile, in piena fase espansiva del corona virus, abbiamo parlato nella nuova sezione RADIOCORSATECH di alcune aziende produttrici di capi d’abbigliamento improntate alla riconversione aziendale per la produzione di mascherine di protezione individuale. Tra le prime ad innovarsi l’azienda Factory sas che ha saputo trasformare gli impianti per la produzione di mascherine brandizzate con materiale a membrana antivento per sportivi e mascherine con materiale idrorepellente per usi civili. Ci siamo incuriositi e siamo andati a trovare Stefano Tacchino, amministratore dell’azienda ligure nata nel 1984 e specializzata nel settore sportivo dal 1996.
Dalla serigrafia fino all’abbigliamento sportivo. Com’è stata l’evoluzione dei capi in questi 25 anni di storia? All’epoca le fasi produttive prevedevano la stampa in serigrafia delle carte che servono alla sublimazione dei capi. Già nel 2006 è stata introdotta la stampa digitale che ha permesso di abbattere i quantitativi minimi e di eliminare i limiti di realizzazione grafica. Nel 2008 abbiamo realizzato il primo giubbotto impermeabile con membrana intelligente. Da circa dieci anni abbiamo intrapreso la produzione di capi con un nuovo approccio: offrire capi tecnologici con la volontà di guardare sempre al futuro. Ogni anno ci sono sempre novità, fino ad arrivare ad oggi con i capi su misura. Siamo diventati una sartoria digitale.
Nel 2020, con la pandemia ancora in corso, vi siete ulteriormente aperti ad un nuovo mercato, quello delle mascherine. Come avete vissuto questa trasformazione? All’inizio, con scetticismo. Le mascherine, come tutti i dispositivi medici o dpi, sono frutto di lunghi studi e severe regolamentazioni, che un’Azienda produttrice di abbigliamento sportivo di certo non rispetta. Lo spirito dei DPCM di meta’ marzo era tuttavia quello di sprone alla produzione da parte di chiunque lo potesse fare, per superare l’emergenza e la carenza di dispositivi di quei drammatici giorni. Noi lo abbiamo fatto, come altri, mettendo in pratica la nostra esperienza e conoscenza dei tessuti.
- Strato esterno: 100% PES con tratt. WR
- Strato interno: 100% PES
- colore: bianco per stampa sublimatica
- Lavabile a 40°C (15 lavaggi)
Avete individuato una nuova mascherina ad uso sportivo, ma utile anche nei negozi, bar, ristoranti e vari esercizi pubblici. di cosa si tratta? Purtroppo, abbiamo potuto concretizzare la nostra idea riguardo al miglior tessuto scontando i tempi imposti dalla chiusura. Abbiamo studiato insieme alla PIDIGI, produttrice del marchio Zerowind, un tessuto accoppiato con particolari caratteristiche, che lo rendono filtrante ma con una ottima traspirazione. E’ idrorepellente sul lato esterno, in modo da bloccare le molecole di acqua contenute nel “droplet” e che sono veicolo della carica virale.
In questo periodo molte squadre vi hanno ordinato queste mascherine da utilizzare quando il ciclista si ferma. Crede sia possibile l’uso anche durante le competizioni? Innazitutto bisogna chiedersi se e’ davvero indispensabile l’uso della mascherina durante le competizioni. Se cosi’ si dovesse decidere, proseguiremo nello studio di un dispositivo piu’ complesso, per cui stiamo testando alcune soluzioni innovative. La meascherina dovra’ assommare diverse caratterisiche: una eccezionale traspirabilita’, la sicurezza riguardo alla veicolazione del virus, dovra’ essere molto leggera e fresca. Infine, dovra’ essere dotata di un sistema di fissaggio molto stabile ma confortevole per essere indossata. Non sara’ semplice realizzarla, ma contiamo di presentare un prototipo quanto prima.
Informazioni: www.factorysportwear.com