Di CicloZeman – Neanche il tempo di mettere da parte le emozioni del Tour de France che già il WorldTour ha regalato nuove emozioni, soprattutto grazie alla San Sebastian Klasikoa, sfida fra chi usciva con la gamba rodata dalla Grande Boucle e chi invece si è specificamente preparato per questi eventi. Il primo commento di molti, guardando il risultato finale, è stato un’esclamazione: “Lo ha rifatto!”. Il soggetto del discorso è Remco Evenepoel, il campioncino della Quick Step Alpha Vynil tornato sulle strade dove si era messo in luce nel 2019, aggiudicandosi la gara alla stessa maniera.
Come? Con il piglio del padrone assoluto, andando in fuga a una sessantina di km dal traguardo e trasformando la gara in una lunga cronometro, nella quale il belga guadagnava secondi su secondi appena la strada si rizzava sotto le ruote. D’altronde è questa la formula di gara che maggiormente si addice alle sue caratteristiche, quando riesce a trasformare una corsa in una prova di potenza pura, annullando ogni altro gioco tattico. Alle sue spalle hanno provato in tutti i modi ad organizzare un inseguimento senza riuscirci, con l’unico risultato che il gruppo si è frastagliato. Il migliore alla fine è stato il russofrancese Pavel Sivakov, finalmente libero da ruoli di gregariato, che si è piazzato secondo a 1’58”, terzo a 2’31” quel Tiesj Benoot, belga della Jumbo Visma che al Tour era stato un validissimo gregario per la maglia gialla VIngegaard soprattutto nell’approccio alle principali salite.
In casa italiana, in una classica che un tempo ha spesso sorriso ai nostri colori, il migliore è stato Lorenzo Rota (Intermarché Wanty Gobert) 10° a 4’09”, nelle prime posizioni di quello che era rimasto del gruppo e che comprendeva anche Nibali e Pozzovivo,, entrambi già proiettati sulla Vuelta. Quella Vuelta che in settimana ha perso fra i suoi possibili protagonisti Tadej Pogacar: lo sloveno, dopo il controverso Tour chiuso al secondo posto, ha deciso di rinunciare a un altro grande giro e concentrarsi sulla preparazione per i prossimi Mondiali di Wollongong in Australia, su un percorso difficile ma non troppo, che potrebbe essere adatto alle sue caratteristiche.
La Vuelta che avrà invece in Evenepoel uno dei suoi più attesi primattori. Il belga sembra maturo per recitare un ruolo di primo piano in una grande corsa a tappe fino alla fine, dopo l’approccio buono solo a metà al Giro 2021. Bisognerà però vedere che cosa gli metterà a disposizione la Quick Step Alpha Vynil, squadra che non ha mai mostrato grande predisposizione per le corse a tappe da interpretare in ottica di classifica.
Intanto va avanti il Giro di Polonia, finora sfida fra velocisti, molti dei quali li vedremo protagonisti all’Europeo del 14 agosto a Monaco: Ackermann (GER), Bennett (IRL) e soprattutto Demare (FRA) stanno affilando le armi per una gara dove l’Italia punterà al pokerissimo consecutivo, ma per Bennati si prospetta un compito davvero duro nella costruzione della sua prima nazionale per un grande titolo.