Al termine di quattro intensi giorni di gare l’Italia del paraciclismo torna dall’Olanda con un bottino sontuoso e la conferma di essere ai vertici del movimento internazionale
ROTTERDAM – L’ultimo giorno di gare dei Campionati Europei regala all’Italia del paraciclismo ben otto titoli e un medagliere ricco, che permette al nostro paese di restare al vertice del movimento internazionale. Il bottino complessiva parla di 14 titoli continentali, 9 medaglie d’argento e 10 di bronzo.
Soddisfatto il presidente della FCI Cordiano Dagnoni, che ha commentato: “I risultati dei Mondiali e poi di questi Europei confermano la bontà del percorso intrapreso. Il livello delle gare e di partecipazione in questi ultimi anni nel paraciclismo si è alzato notevolmente, con l’ingresso di un sempre maggior numero di nazionali e paratleti.
Nonostante si sia alzata l’asticella, però, il nostro movimento resta ai vertici ed anzi riusciamo ad essere competitivi in categorie e settori in cui non eravamo presenti da tempo. A parte le medaglie, che fanno sempre piacere, arrivano soprattutto indicazioni importanti in ottica Paralimpiadi, che ci permettono di guardare ai prossimi mesi con fiducia.”
SINTESI DELLA GIORNATA ODIERNA – Alle prime ore del mattino Giorgio Farroni (MT1) domina la gara e lascia al secondo, lo spagnolo Carcia Abella, oltre 2′ di distacco. Segue, nel breve spazio di un’ora, l’affermazione di Luisa Pasini (WH1) davanti all’altra azzurra Veronica Frosi. Podio completamente azzurro anche nella categoria WH2 con Roberta Amadeo davanti a Simona Canipari e Angela Procida.
Francesca Porcellato torna al successo dopo una lunga serie di piazzamenti nella WH3, superando in volata la tedesca Annika Zeyen e la slovacca Anna Oroszova.
Nella categoria WH4 è Giulia Ruffato a vestire la maglia dell’Unione, anche in questo caso in un arrivo all’ultima ruota con la norvegese Suzanna Tangen e l’olandese Jenette Jansen.
La ricca mattinata di successi per il gruppo guidato da Pierpaolo Addesi si conclude co il primo posto di Ana Maria Vitelaru e il terzo di Katia Aere nella categoria WH5. Tra le due italiane finisce la tedesca Andrea Eskau.
Nelle gare del pomeriggio spazio alle categorie maschili e arrivano subito buone notizie. Fabrizio Cornegliani (MH1) si porta a casa la maglia dell’Unione davanti all’austriaco Bachmaier e al ceco Jahoda. Nella MH2 Luca Mazzone raccoglie ancora un bronzo, finendo la sua gara a 5’35 dal dominatore di giornata, il francese Jouanny. Settimo e ottavo posto rispettivamente per Diego Colombardi e Tiziano Monti nella cat. MH5.
Ma il capolavoro di giornata arriva nella gara finale, cat. H3, tradizionalmente più affollata e competitiva. Il gruppo azzurro ancora una volta, come in occasione dei mondiali, fa ‘squadra’ e riesce a portare alla vittoria Davide Cortini, che in volata brucia il tedesco Merklein. Sul terzo gradino del podio sale Mirko Testa, già campione del mondo una settimana fa proprio grazie allo stesso gioco di squadra che oggi ha premiato Cortini. Il dominio azzurro si concretizza anche nel quarto posto di Martino Pini e il quinto di Federico Mestroni.
“Eravamo partiti con l’intenzione di far vincere Davide – racconta il ct Addesi al termine della gara -. Quando ha avuto un problema meccanico ho pensato che il piano fosse svanito. Invece Davide è stato bravo ad inseguire e rientrare nell’ultimo giro. A quel punto abbiamo messo in pratica quando avevamo programmato ed è stato ancora una volta un bel successo di gruppo. Complimenti a tutti, anche alle donne che oggi hanno fatto il pieno, vincendo il titolo in tutte le categorie.”
Con questi risultati l’Italia chiude gli Europei con un medagliere sontuoso di ben 14 titoli continentali, 9 medaglie d’argento e 10 di bronzo.