Santo Stefano Belbo (Cuneo) – Claudio Chiappucci è un campione che vive a ritmo indiavolato anche a 56 anni. “Riposare? Non riesco, sono sportivo nell’anima, ho bisogno di svolgere attività sportiva per sentirmi bene fisicamente. La bicicletta e il ciclismo sono la mia vita. Elementi che mi hanno fatto conoscere in tutto il mondo e non mi staccherò mai da loro”.
Sabato e domenica prossimi Chiappucci sarà ospite del Bike Festival della Nocciola. Grande protagonista degli anni a cavallo tra fine ’80 ed inizio ’90 in cui fece sognare il popolo del ciclismo con imprese uniche come la Milano – Sanremo 1991 in cui attaccò sul Passo del Turchino per imporsi sul traguardo di via Roma o la tappa del Tour de France 1992 da Saint- Gervais a Sestriere in cui attaccò a 200 km dal traguardo per imporsi in solitaria scrivendo una delle pagine più incredibili della storia del ciclismo. Nel suo palmares due secondi posti al Tour de France (1990 dietro a Greg Lemond e 1992 alle spalle di Miguel Indurain). Ha indossato la maglia a pois nelle edizioni del 1991 – 1992. Argento al mondiale di Agrigento alle spalle di Luc Leblanc e in tre occasioni ha sfiorato il successo al Giro d’Italia (1991 dietro a Franco Chioccioli, 1992 preceduto da Miguel Indurain e nel 1993 conquistò il terzo posto alle spalle di Indurain e Ugrumov).
Nel weekend Chiappucci pedalerà al fianco dei partecipanti all’evento di Santo Stefano Belbo e dopo la fatica si intratterrà con gli appassionati per raccontare le sue imprese.
Un motivo in più per partecipare al Bike Festival della Nocciola