Un passato, con alterne fortune, tra gli agonisti (juniores e under 23), prima di scegliere definitivamente l’attività lavorativa (panettiere nell’esercizio di un amico che condivide la passione per lo sport delle due ruote) per provare a costruirsi un solido futuro e continuare a gareggiare tra gli amatori. Quella del ventiquattrenne Alessio Calabrese è la storia di molti giovani ciclisti siciliani e del meridione che sino alla categoria juniores crescono nei sodalizi che svolgono attività nel loro territorio, poi quando raggiungono gli under 23 devono abbandonare la famiglia per spostarsi in Toscana o nelle regioni del nord, per provare a trasformare il sogno di approdare tra i professionisti, in realtà.
Calabrese, dopo due anni tra gli juniores in cui ha conquistato due successi e diversi piazzamenti nel primo, partecipando anche a due giri a tappe, Giro della Lunigiana e Giro della Basilicata, nel secondo anno una vittoria e il secondo posto al campionato regionale. Buoni risultati, se si considera che nella Ciampi Clan Celertrasport squadra juniores siciliana, gareggiava da solo e ogni domenica dove fronteggiare squadre ben più strutturate. Così decide di continuare la sua carriera ciclistica in Toscana tra gli under 23. Un primo anno senza particolari emozioni alla Brogio, il secondo anno non gareggiare, nel suo terzo anno da under 23 con i colori del Team Figros non riesce ad emergere e sceglie l’attività lavorativa.
La passione per il ciclismo non si spegne. E si tessera con la formazione amatoriale Explorer Patti con cui centra il campionato cronoscalate 2016 categoria junior, la 3 ore di Porticella MTB e il successo nella Medio Fondo della prestigiosa Libero Grassi. Quest’anno il successo nella classifica assoluta a tempo Medio Fondo del circuito Coppa Sicilia e il secondo posto alla Libero Grassi.
- Alessio Calabrese, domenica 22 vestirai la maglia di leader definitiva della classifica Medio Fondo del circuito Coppa Sicilia conquistata al termine di una stagione ricca di impegni.
“Affermarsi nella classifica assoluta di un circuito non è mai semplice, soprattutto se la graduatoria è a tempo. Devi partecipare a tutte le prove e dare il meglio in ogni gara. È stata dura anche perché il movimento amatoriale siciliano esprime buoni ciclisti che hanno dato vita a questa avvincente edizione della Coppa Sicilia. Devo fare i complimenti alla famiglia Catanzaro per la passione e la determinazione con cui annualmente ripropongono questo circuito. Purtroppo quest’anno sono state annullate alcune manifestazioni che hanno sostanzialmente modificato il calendario degli impegni, ma le prove in programma ci hanno comunque fatto vivere emozioni bellissime. Un successo importante che mi ripaga di tutti i sacrifici che sono costretto a compiere per far coincidere l’attività lavorativa con quella sportiva. A volte è dura. Ma il benessere fisico e psicologico che deriva dall’attività ciclistica fa passare tutto in secondo piano”