Cecchini – Del Bono firmano La Leggendaria Charly Gaul

La diretta RAI ha premiato una strepitosa giornata di sport, ideale anche per le condizioni meteo fra Trento ed il Monte Bondone e la Valle dei Laghi, con l’abbondante pioggia della notte a rinfrescare l’aria e a concedere tutte le condizioni per far sì che “La Leggendaria Charly Gaul” numero 12 potesse essere una grande gara.

Tracciati avvincenti, entrambi culminanti in località Vason sul Monte Bondone, teatro della leggenda del lussemburghese Charly Gaul, in una giornata indimenticabile, quella dell’8 giugno 1956.

Una fiumana di cicloamatori ha aperto le danze di primo mattino, con il tridente del Nettuno a dare il via ad una competizione che da tempo è fissa nel calendario di ogni atleta. Il primo a presentarsi sul traguardo del percorso mediofondo di 57 km e 2.000 metri dislivello, visibilmente affaticato dopo aver affrontato gli ultimi 17.5 km d’impennata sul Bondone (38 tornanti con media dell’8% di pendenza), è stato il fiorentino Davide Lombardi (1:57:56), abile a staccare Andrea Zamboni (1:58:45) sull’ultima salita, dopo che il trentino era stato in testa per lunghi tratti della gara: “Siamo rimasti subito in tre e Zamboni faceva l’andatura, mettendomi in difficoltà. A tre quarti di salita siamo rimasti io e lui e ad un chilometro e mezzo dalla fine ho allungato, decidendo di andare via da solo. Ho scelto il tracciato corto perché venivo da una serie di granfondo molto dure, e tutte su percorsi lunghi, non me la sono sentita di andare oltre”. Terzo classificato il veronese Andrea Pontalto (1:59:05), felice del terzo posto anche perché l’erta del Bondone “non perdona”. Al femminile la favorita assoluta sul mediofondo era Serena Gazzini, atleta di casa che spesso e volentieri lascia solamente le briciole alle altre specialiste delle medie distanze. La trentina ha condotto in solitaria la propria prova dall’inizio alla fine, giungendo in solitaria al traguardo: “Regalo più bello per i miei figli, ma devo dire grazie anche alla caporeparto dell’azienda in cui lavoro che mi ha permesso di saltare la giornata lavorativa, sarebbe stato impensabile per me andare al lavoro alle ore 2 dopo aver affrontato una salita come questa. La gara è partita velocissima ma è bastato non andare fuori giri all’inizio della salita, cercando di pedalare più agili e regolari possibile”. In seconda posizione Olga Cappiello (2:22:55), che già era giunta seconda alla cronometro di Cavedine (TN) di venerdì, altra prova UCI Gran Fondo World Series sempre organizzata dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale. Terza la vicentina Deborah Rosa (2:24:33) davanti ad un’altra trentina, Jessica Leonardi (2:26:40), arrivata praticamente negli stessi istanti di Jury Chechi, campione olimpico appassionato di bicicletta.

Decisamente appassionante la contesa granfondo, esaltata dalla diretta della televisione nazionale, con 141 km e 4000 metri di dislivello ad emozionare e a far salire l’appeal de “La Leggendaria Charly Gaul”, anche perché vi partecipava una miriade di appassionati di ciclismo, e tanti corridori che ogni domenica fanno il bello e cattivo tempo sulle strade d’Italia. Un drappello di atleti è rimasto compatto sino a 7 km dall’arrivo, con Stefano Cecchini sempre a condurre il gruppo, al quale gli altri corridori non hanno nemmeno lasciato il diritto di rifiatare un momento, nessuno ha voluto inserirsi e fare da traino per un po’, lasciando tutto nei piedi del corridore toscano. Un “seccato” Cecchini, non ha dunque avuto scelta: vincere rimanendo in testa dall’inizio alla fine. E dopo 4 ore e 10 minuti di gara è ancora al comando, con Enrico Zen in terza posizione ed in seconda… un inatteso protagonista, il cubano Pedro Portuondo Enrique Torres. Un fuoco di paglia tuttavia, perché il duello fra Enrico Zen e Stefano Cecchini si protrae ancora una volta sino alle ultime fasi della contesa pedalistica. Un duello che tuttavia non ha risvolti “epici”, poiché agli ultimi tornanti che conducono al traguardo Cecchini si stacca lasciando a Zen il compito di tenere a bada Mauro Facci per la lotta fra il secondo ed il terzo posto. Cecchini si conferma ‘killer’ e giunge in solitaria fra gli applausi alla finish line davanti ai vicentini Zen (4:31:16) e Facci (4:31:29), una prova egregia per il toscano che chiuderà in 4:29:27 con un media di oltre 30 km/h: “Sono contento di aver vinto, è stata una bella vittoria, la dedico ai miei compagni, a Matteo e a Paolo, ed in particolare a quest’ultimo che sta lottando per la vita. Zen è un rivale fortissimo, è giovane ed un grande atleta, è sempre un piacere gareggiare con lui. Qualche volta riusciamo anche ad allenarci assieme, siamo amici anche perché io non ho nemici. Non ho visto nulla dietro di me, ho fatto la mia andatura ed ho attaccato per vincere alla “o la va o la spacca”. L’avversario numero uno è sempre e comunque uno solo: Enrico Zen”. “Qui non ci sono tanti tatticismi – afferma Zen, – si arriva tutti assieme sull’erta finale e poi chi ne ha di più arriva primo al traguardo. Lo lotta tra me e Cecchini dipende dal momento, e molto dallo stato di forma di ognuno. Tengo particolarmente a fare i complimenti a Elda Verones e a tutta l’organizzazione perché come al solito le strade sono impeccabili”.

Emma Delbono (4:57:49) riprende invece un discorso interrotto dalla maternità, che le ha portato una bella bimba, la bresciana risale in sella e come al solito stravince: “L’anno scorso non ho partecipato alle gare perché ero incinta, qui ho vinto due anni fa ed ora nuovamente, la salita è sempre dura da affrontare”. Seconda e terza classificata rispettivamente Simona Parente (5:07:14) e Manuela Sonzogni (5:09:26).

Bilancio più che positivo per l’organizzazione dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, con una splendida giornata di sole baciata dall’entusiasmo, dalla grinta e dalla voglia di rivivere le gesta “leggendarie” di Charly Gaul, imprese che ancor oggi riecheggiano fra i tornanti del rilievo trentino. Come sempre impeccabile il gran lavoro di centinaia di volontari.

Per info: www.laleggendariacharlygaul.it

 

 

Granfondo Maschile:

1 Cecchini Stefano Asd Team Privée 04:29:27; 2 Zen Enrico Asd Team Terenzi Green Paper 04:31:16; 3 Facci Mauro Team Beraldo Biomin 04:31:29; 4 Scotti Federico Asd Mc Cycling Time 04:31:52; 5 Nardecchia Cristian G.C. Melania 04:32:04; 6 Pinton Cristian Team Green Paper Mobilzen Terenzi 04:33:26; 7 Muraro Carlo Team Beraldo Biomin 04:34:32; 8 Mazzucco Andrea El Coridor Team 04:38:40; 9 Zumerle Marco Asd Fp Race 04:38:40; 10 Tappeiner Andreas Arsv Vinschgau 04:40:44

Granfondo Femminile:

1 Delbono Emma Team Tamburini Group 04:57:49; 2 Parente Simona Team Isolmant 05:07:14; 3 Sonzogni Manuela Team Isolmant 05:09:26; 4 Cairo Elena Asd Roma Ciclismo 05:24:19; 5 Brachtendorf Kerstin Bprsv 05:24:51; 6 Skarabela Carola Team Alé Germany 05:25:02; 7 Morri Debora Team Del Capitano A.S.D. 05:30:52; 8 Marchesini Arianna A.S.D. Team Borghi Racing 05:35:09; 9 Passuti Sonia Stemax Team 05:39:58; 10 Van Hattum Yvonne Individuale 05:43:26

Mediofondo Maschile:

1 Lombardi Davide Ciclo Team San Ginese 01:57:56; 2 Zamboni Andrea Asd Brao Caffe’ – Unterthurner 01:58:45; 3 Pontalto Andrea Ale’ Cipollini Galassia 01:59:05; 4 Obrist Michael Asd Brao Caffe’ – Unterthurner 02:00:34; 5 Bergamo Daniele Asd Vernier Brau 02:01:08; 6 Bianchin Alessandro Spezzotto Test Team 02:01:28; 7 Zanrossi Riccardo Asd Team Rana Tagliaro 02:02:36; 8 Martinelli Christian Alta Valtellina Bike Asd 02:02:38; 9 Attolini Michele High Road Team 02:03:53; 10 Gottardi Davide A.S.D. Brao Caffe’ – Unterthurner 02:04:22

Mediofondo Femminile:

1 Gazzini Serena Team Lapierre – Trentino Ale’ 02:17:18; 2 Cappiello Olga Team De Rosa Santini 02:22:55; 3 Rosa Deborah U.C. Carre’ Asfo 02:24:33; 4 Leonardi Jessica Gc Rotalser-Rotaliano 02:26:40; 5 Felici Milena A.S. Dilettantistica Lazzaretti 02:27:19; 6 Zambotti Barbara Mg.K Vis-Somec-Lgl 02:28:51; 7 Dossi Marcellina Asd Brao Caffe’ – Unterthurner 02:32:43; 8 Bertoncini Claudia Velo Club Maggi 1906 A.S. 02:33:03; 9 Prati Maria Cristina Team Del Capitano A.S.D. 02:34:18; 10 Albanese Silvia Asd Sant Luis Zen 02:35:11