Di CicloZeman – La vera sorpresa della quinta tappa del Giro d’Italia è stata la mancanza di Mark Cavendish nella volata conclusiva, pressoché scontata sul traguardo di Messina. Il corridore britannico ha pagato a caro prezzo il cedimento sull’unica asperità della giornata, al pari di Ewan e Demare, solo che quest’ultimo è riuscito a rientrare, gli altri no. Cavendish ha deciso di non spremere la squadra quando il ritardo ha raggiunto i due minuti, pensando alle prossime tappe anche in considerazione del fatto che la Quick Step Alpha Vynil è al giro puntando esclusivamente su di lui e sulle tappe di pianura.
Demare invece ha ripreso il gruppo e ha saputo impiegare i suoi compagni della Groupama FDJ nella maniera migliore. Straordinario il lavoro di Jacopo Guarneri nel rettilineo conclusivo, con una potenza che ha proiettato il francese davanti a tutti. La sensazione è che Gaviria (Uae Team Emirates) avrebbe anche potuto rimontarlo, ma nel momento decisivo ha avuto un problema al cambio, infatti ha tagliato il traguardo con un diavolo per capello. Terzo Nizzolo (Israel Premier Tech) davanti a Ballerini (Quick Step Alpha Vynil) che ha fatto bene la sua parte in assenza del capitano. Nei primi 10 anche Dainese (Team DSM) e Consonni (Cofidis). Di questi tempi bisogna accontentarsi.
Per i leader di classifica giornata tranquilla, a cominciare dalla maglia rosa Juan Pedro Lopez (Trek Segafredo), utile soprattutto per chi ha bisogno di tempo per leccarsi le ferite, come Simon Yates (EF Education EasyPost) che aveva chiuso la scalata dell’Etna con un ginocchio gonfio per una contusione. Dal punto di vista tattico si è vista nella parte finale la Bora Hansgrohe molto attiva in testa, per tenere le sue punte Kelderman, Hindley e Buchmann fuori dai problemi, mentre invece la Ineos Grenadiers ha scelto una tattica più conservativa. Vedremo più avanti chi ha avuto ragione, in casa tedesca però questa leadership condivisa difficilmente andrà avanti a lungo.
RISULTATO DI TAPPA
1 – Arnaud Démare (Groupama-FDJ) – 174 km in 4h03’56’’, alla media di 42.799 km/h
2 – Fernando Gaviria Rendon (UAE Team Emirates) s.t.
3 – Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Juan Pedro Lopez Perez (Trek-Segafredo)
2 – Lennard Kämna (Bora-Hansgrohe) a 39″
3 – Rein Taaramae (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) a 58″
LE MAGLIE UFFICIALI
Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono prodotte con tessuti SITIP e disegnate da CASTELLI.
- Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Juan Pedro Lopez Perez (Trek-Segafredo)
- Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, dedicata al Made in Italy – Arnaud Démare (Groupama-FDJ)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Lennard Kämna (Bora-Hansgrohe)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Juan Pedro Lopez Perez (Trek-Segafredo)
LA TAPPA DI DOMANI
Si ritorna nel Continente, in Calabria per la precisione con la tappa da Palmi a Scalea attraverso 192 km, L’unica asperità è dopo 34 km, poi tutta pianura verso l’arrivo per un’altra volata ancora più semplice rispetto a quella odierna (il che spiega la scelta di Cavendish). Demare punterà a fare il bis, ma la sfida diretta con il britannico e con Ewan terzo incomodo sarebbe un piatto prelibato, in attesa di rivedere all’opera i grossi calibri della classifica.
Credit foto Cyclingnews