La 30^ edizione della granfondo internazionale ciclistica La Fausto Coppi Le Alpi del Mare festeggia il suo compleanno raggiungendo il numero chiuso. Record di iscritti per l’edizione 2017, che ha visto allo start 2500 atleti provenienti da 28 nazioni del mondo. Diversi anche i corridori con le handbike, tra questi, il primo a completare tutta la medio fondo è stato Luca Cucchietti.
A dare il via, alle 7 in punto, il sindaco di Cuneo Federico Borgna che ha pedalato un tratto di strada a bordo di un tandem guidato dal presidente dell’ATL Cuneo Mauro Bernardi. Due i percorsi: una granfondo di 177 Km e 4125 m di dislivello e una medio fondo di 111 km e 2500 m di dislivello. Gli atleti in gara potevano scegliere, una volta usciti da Cuneo, al termine del lungo viadotto Soleri: direzione Caraglio per il corto e Busca per il lungo.
La manifestazione è una delle 5 grandi del panorama internazionale ed ogni anno porta a Cuneo oltre 5000 persone tra atleti, famiglie ed appassionati. Attraversa alcuni dei più spettacolari ed affascinanti luoghi delle valli Varaita, Grana, Maira, Gesso e Stura ed ha come cima principe il durissimo Colle Fauniera con i suoi 2480 m.
Nel lungo, vittoria del milanese Paolo Castelnovo del team ASD Team MP Filtri, seguito dai cuneesi Alberto Botasso (Team De Rosa Santini) ed Andrea Gallo (Team Isolmant). Castelnovo vince in solitaria dopo 5h 55’ 00”.
Nelle donne, regina della granfondo è Erica Magnaldi del Team De Rosa Santini, che vince in 6h 25’ 24” davanti a Florence Nacio e a Patrizia Piancastelli.
Nel mediofondo vittoria in volata per il torinese Aldo Ghiron (Team Dottabike 3h 38’11”) su Romolo Gentile e Filippo Barazzuol. Per le donne, Ilaria Veronese (Team De Rosa Santini 04h 04’ 39”) vince in volata sulla compagna di squadra Annalisa Prato. Terza Chiara Costamagna a 8’ 53”.
La gara principe
Partenza sotto un cielo plumbeo per la 30^ edizione de La Fausto Coppi Le Alpi del Mare. Pochi minuti dopo la divisione del percorso, al viadotto Soleri, la pioggia inizia a battere con insistenza mantenendo, così, il gruppo compatto fino ai piedi della prima salita, dopo 43 km di gara: quella al Santuario di Valmala (1380 m).
Qui, come è logico, avviene uno sfaldamento, con i primi tentativi di fuga, sempre ripresi. E’ la discesa di Valmala a fare la differenza.
Parte all’attacco un gruppo di cinque capitanati dal francese Cedrick Dubois (team Café du Cycliste). Con lui Fabrizio Solavaggione (Team Vigor Redmount), Alberto DeCarli (team Dama Cycling), Paolo Castelnovo (Team ASD MP Filtri), Alberto Botasso (Team De Rosa Santini). Dietro di loro, si lanciano Enrico Dogliotti (Miche MgKVis Legend LGL) e Andrea Gallo (Team Isolmant) che sulla Colletta di Rossana li riprendono.
Nel frattempo la pioggia ha lasciato spazio ad un timido sole. Il gruppo di sette prosegue insieme, con il francese a tirare e a tentare vari allunghi, sempre tenuti sotto controllo dagli altri.
A metà percorso, all’altezza di Piatta Soprana, Solavaggione si stacca, non riuscendo più a tenere il ritmo. La velocità si alza, soprattutto nella discesa da Piatta Soprana, dove si raggiungono quasi 80kmh. A Pradleves, dove il percorso si è ormai ricongiunto con quello della medio fondo, De Carli e Dogliotti restano leggermente indietro, ma riescono poi a riprendere gli altri.
Mentre Castelnovo è ormai lanciato verso il Fauniera, dietro è un avvicendarsi continuo dei restanti cinque. Sulla salita che porta alla cima principe della granfondo Dubois e Botasso tentano di ridurre il distacco con Castelnovo, mentre Dogliotti e De Carlo, restano definitivamente indietro. Gallo procede, invece, col suo passo, certo che in discesa saprà fare la differenza.
Castelnovo scollina da solo sul Fauniera e nella discesa mette la firma definitiva alla vittoria. Dietro, Botasso e Dubois vengono ripresi da Gallo, come prevedibile, nella discesa.
Castelnovo continua la sua corsa verso l’ultima salita della granfondo, quella di Madonna del Colletto (1310 m). Dietro Botasso. Stacca Gallo e Dubois, e si lancia all’inseguimento del milanese ma non ci sarà storia. Castelnovo arriva da solo al traguardo, dopo 5h 55’ 00, a 3’ 23” da Botasso e a oltre 5 minuti da Gallo, che batte il francese sul filo di lana.
Nelle donne, ancora una volta è Erica Magnaldi, cuneese, classe 1992, del team De Rosa Santini, già vincitrice dell’edizione 2016, a riportare la vittoria.
La gara al femminile si risolve in fretta: Erica, che ha corso insieme al padre, ha staccato le compagne sin dai primi tratti di percorso. In fuga per quasi tutta la durata della gara, ha completato la granfondo in solitaria, dopo 6h 25’ 24”, a 44’ dalla francese Florence Nacio e a 49 minuti dalla connazionale Patrizia Piancastelli.
Mediofondo e interviste
Mediofondo con una situazione già delineata fin dalle prime rampe del Fauniera, con Aldo Ghiron a fare l’andatura davanti a Filippo Barazzuol e Romolo Gentile. Situazione invariata anche sull’ultima salita di Madonna del Colletto. E’ sprint sul traguardo con Ghiron che anticipa di una bicicletta Gentile e Barazzuol.
“È stata una gara dura – ha commentato il vincitore a fine gara – ho sofferto molto sulla colletta di Rossana, che poi si è rivelata in qualche modo adatta alle mie condizioni. E’ un buon periodo per me, la gamba gira bene e riesco finalmente ad ottenere anche dei buoni risultati”.
La “Gara corta” al femminile è stata vinta da Ilaria Veronese del Team De Rosa Santini, che è arrivata “scortata” da un bel gruppo di uomini. Dietro di lei le compagne di squadra Annalisa Prato e Chiara Costamagna. E’ lei stessa a raccontarci come è andata: “Siamo state un gruppetto di ragazze fino ai piedi del Fauniera, poi sono salita con le mie compagne di squadra Annalisa e Chiara. Al rifornimento sono rimasta da sola con i ragazzi e sono riuscita a stare con loro fino al traguardo. Sono veramente contenta del risultato personale ma anche per quello della squadra”.
Erica Magnaldi, una vittoria scontata? “Nulla è scontato, la Fausto Coppi è una delle gare più dure che io abbia mai fatto. Ho corso con mio padre dall’inizio alla fine e questo mi emoziona ancora di più. Domenica (2 luglio ndr) la maratona delle Dolomiti era una gara molto dura e l’ho vinta ma ci tenevo particolarmente a vincere oggi, perché si correva sulle strade di casa mia.”
Paolo Castelnovo: “Sono felicissimo! La Coppi è una gara durissima, ma quest’anno era destino. Ho fatto quarto tre anni fa, terzo due anni fa, secondo lo scorso anno e in qualche modo dovevo arrivare in testa quest’anno! È stata una vittoria per la squadra, per la mia ragazza, che mi allena, e per tutto lo staff, che mi ha accompagnato anche oggi aspettandomi sul percorso per darmi forza e supporto”.
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