Varzi (Pavia) – Il Salame di Varzi rappresenta il frutto di una cultura contadina che affonda le proprie radici in tempi lontani, un prodotto genuino portato fino ai giorni nostri grazie ad una tradizione che si è tramandata e migliorata nei secoli senza mai perderne l’identità. Una delle ragioni che hanno portato alla produzione del Salame di Varzi in Valle Staffora, oltre all’allevamento di suini, è il clima ottimale generato dal connubio tra la brezza marina proveniente del Mar Ligure e le fresche correnti che soffiano in Valle Staffora, ideale per la produzione e la stagionatura degli insaccati. La fama del Salame di Varzi è testimoniata dal conferimento del marchio D.O.P., un prodotto così legato al territorio d’origine che ancora oggi è preparato secondo un’antica ricetta.
La Valle Staffora e soprattutto a Varzi, comune dell’Oltrepò che vanta una bella storia medievale, andrebbero più spesso raccontati, per permettere a coloro che amano viaggiare uno straordinario territorio, ricco di storie e tradizioni gastronomiche. Il territorio era attraversato dalla Via del Sale, la strada che metteva in comunicazione la pianura e Genova, questo ha permesso chiaramente agli abitanti locali di arricchire le loro abitudini alimentari.
Da provare i ravioli allo stoccafisso e i malfatti, gnocchi allungati fatti con ricotta e spinaci.
Domenica 29 maggio gli organizzatori della Granfondo del Penice hanno voluto regalare ai partecipanti alla manifestazione succulenti piatti, che sono in parte legati a questa terra.
I ciclisti potranno scegliere tra cannelloni ricotta e spinaci, cannelloni al ragù, riso in bianco, salumi e dolce. Un pasta party ideale per recuperare le energie profuse durante la gara.
Iscrizioni. Le iscrizioni si effettuano online attraverso il portale della società WinningTime, la quota di adesione è di 45 euro sino al 26 maggio che saliranno poi a 50 euro nei giorni 28 e 29 maggio.