Campionati Italiani del Ciocco: occhio al 29. Tre giorni all’insegna della MTB tricolore

“La Montagna che vive”… di mtb. Il Ciocco da domani torna ad animarsi con gli “Assoluti” XCO, il cross country si riappropria della splendida tenuta toscana del Ciocco dopo aver messo in archivio lo scorso weekend i campionati giovanili: ora è tempo dei “grandi”, in tutti i sensi.

C’è un numero ricorrente per questo attesissimo scontro tricolore, il 29. Lasciate perdere però la smorfia napoletana… 29 è l’età dei principali favoriti della gara elite maschile: Kerschbaumer, i gemelli Braidot e Pettinà. Ammonta a 29, con la gara di domani, il totale delle partecipazioni al Campionato Italiano di cross country dell’inossidabile ‘highlander’ Martino Fruet, e 29 sarebbero i titoli tricolori per Eva Lechner se sabato andrà a segno. Ma 29 sono anche gli anni che ci ricordano il Campionato del Mondo di mtb del 1991 disputato al Ciocco.

Dai numeri ai fatti. Domani scendono in pista per il loro primo Campionato Italiano gli E-bikers. Non sono tantissimi, ma è pur sempre un punto cardine della storia della mtb. Peccato che le norme anti Covid abbiano costretto gli organizzatori di Ciocco Bike Circle a proporre l’evento “a porte chiuse”: con il tracciato messo a punto da Diego Benassi e rifinito poi da Mirko Celestino, il CT della nazionale di mtb, lo spettacolo è garantito. C’è una lunga salita, intervallata da brevi single track a “dondolo” nel bosco, in cui le E-mtb daranno sfogo alla potenza del motore elettrico, massimo 250 watt, ma spesso l’ausilio dei muscoli fa la differenza. Ci sono poi rock garden da urlo, una lunga e veloce discesa dove gli esperti dell’enduro potranno dire la loro. E possiamo immaginare un bel confronto tra Marco Aurelio Fontana e Martino Fruet, ma occhio anche a Mirko Pirazzoli: “Non sono più il Piraz volante di 10 anni fa, e pertanto non credo di avere potenzialità di alta classifica – afferma Pirazzoli -. Questo Campionato Italiano sarà l’inizio di una nuova categoria e mi eccita molto potervi prendere parte, anche solo per poter dire tra vent’anni’ io c’ero’… Premetto che ho 46 anni e non ho più obiettivi agonistici, ma credo di avere il know-how necessario per ottimizzare il rendimento di questi mezzi, e avendo la fortuna di riuscire ancora ad allenarmi discretamente affronterò questo evento con impegno, ma ponderando i rischi”.

Chi invece qualche rischio se lo dovrà prendere, sabato, sarà sicuramente Gerhard Kerschbaumer. La sua maglia che ormai indossa da tre anni fa gola a molti. Sarà la lepre di giornata, lo dicono tutti, ma ad inseguire ci sono due carabinieri assetati di… oro. Luca e Daniele Braidot scalpitano, stanno entrambi bene, si sono allenati nella loro Gorizia per mettere la zampata vincente. Occhio anche all’altro carabiniere Pettinà e agli outsiders, che outsiders non sono ma autentiche realtà, Colledani e Tabacchi.

Gara emozionante anche quella che si annuncia tra le donne. La under23 Martina Berta ha scelto di sfidare ancora Eva Lechner tra le elite. La valdostana probabilmente difenderà la maglia con i denti, l’altoatesina ha quella innata voglia di vincere che a 35 anni (ops, non si dovrebbe dire l’età, ma Eva sembra ancora una ragazzina…) la vede sempre protagonista in ogni genere di gara. Poi c’è Greta Seiwald, un’incognita per le due rivali. Arriva dagli under23, si è allenata bene e punta in alto.

Under23 e junior sono due categorie effervescenti. C’è di tutto e di più, il duro tracciato “vecchio stampo” sicuramente selezionerà i reali valori in campo. 4200 metri a giro con un dislivello di 190 metri e pendenze fino al 30%. Indicativamente sono annunciati 6-7 giri per gli elite maschi, 5 per le donne, un giro in meno per under23 e rispettivamente 5 e 4 per gli junior. La E-mtb vedrà in gara gli atleti per 40’ più un giro.

Per quanti non vogliono perdersi lo spettacolo Noi TV annuncia la diretta streaming su www.noitv.it. Con tutta probabilità ci sarà anche un servizio su L’altra Domenica Sportiva e la prossima settimana una sintesi di 45’ su RAI Sport.

Anche in questo weekend ad accompagnare il Ciocco nell’avventura tricolore ci sono Scott, Alè, Volchem, Élite e Vittoria.

Quello che conta è che il Ciocco è “La Montagna che vive”. Finite le gare di Campionato Italiano, tutti gli appassionati si potranno riappropriare dei percorsi di trail, downhill, di quelli utilizzati dai campioni del cross country riscaldandosi prima nella pista di pump track, in quella struttura coperta più grande d’Italia. Basta? No, il prossimo anno per celebrare i 30 anni dal Mondiale del 1991 ci sarà il Campionato del Mondo master marathon, ma dai dirigenti del Ciocco, innamorati delle due ruote, c’è da aspettarsi dell’altro.

Pedalate, gente, pedalate…