Vicenza – C’è un luogo, a Vicenza, dove ora è possibile fare un viaggio nel tempo, in quel passato tanto caro agli appassionati del bel Ciclismo.
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Qui sorgeva l’officina di Luigi Liotto, il nonno bersagliere di Luigina, Doretta e Pierangelo Liotto, aperta nel 1922, dove si riparavano, con dedizione e “mestiere”, i cicli e le moto. In questo contesto crebbe Gino che, alla morte del padre – lui che il ciclismo lo praticava in prima persona – decise di investire tutte le energie nella costruzione di telai e nella creazione e manutenzione delle biciclette da corsa con il marchio Liotto, fidandosi della sua visione imprenditoriale a dir poco lungimirante. Siamo nel 1962 e questo viaggio a ritroso ha il sapore delle belle storie italiane, dove l’artigianato, potenziato dalla sperimentazione e da una continua ricerca di materiali e soluzioni, era ed è tuttora il sale del Made in Italy.
In queste poche righe è racchiusa la genesi di Cicli Liotto, che quest’anno compie 100 primavere e, per ripercorrere insieme le radici del marchio vicentino, una visita in Borgo Scroffa 107 è più che mai una tappa d’obbligo.
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In questo piccolo tempio della passione per il ciclismo, la famiglia Liotto custodisce, dopo aver compiuto un meticoloso restauro, biciclette ed accessori originali degli anni ’50,’60, ’70 e ’80, quando tutte le Liotto da corsa erano denominate SUPER ed erano caratterizzate da una leggerezza inusuale per quei tempi.
Fra le tante curiosità, alcuni amarcord di gran pregio: il Gruppo del Cinquantenario di Campagnolo, realizzato in serie limitata nel 1983, il Gruppo Shimano Dura Ace del 25° Anniversario datato 1998, una cassetta attrezzi per la riparazione, risalente agli anni ’70, solo per citare alcuni dei numerosi oggetti presenti nella collezione esposta che sicuramente sbloccheranno a molti i migliori ricordi di gioventù.
L’epica, che ancora oggi si può rivivere partecipando all’Eroica di Gaiole in Chianti, qui trova la sua toccante celebrazione e, proprio per soddisfare con pienezza i cultori che sono alla ricerca di modelli ispirati a quegli anni, Cicli Liotto realizza on demand biciclette vintage, rivisitate in chiave moderna, forgiate per percorrere le strade bianche delle grandi ciclo-storiche dei nostri tempi.
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LADIES AND GENTLEMEN: GINO 60.
Fra le autentiche chicche per intenditori e collezionisti, spicca una bici da corsa del 1962, battezzata GINO 60 e rivisitata per consentirne l’utilizzo ai nostri giorni. È un gioiello originale in acciaio, l’unico metallo utilizzato all’epoca per costruire biciclette. La tubazione del telaio è la Columbus SL in acciaio OMNICROM a doppio spessore, le cui prestazioni sono superiori agli acciai sino ad oggi brevettati da Columbus, grazie alla speciale composizione della lega e all’innalzamento delle proprietà meccaniche. La luccicante e resistente cromatura è stata ottenuta partendo da un’accurata pulizia del telaio, realizzata interamente a mano. La verniciatura vintage rievoca uno stile inconfondibile e nostalgico di altri tempi, ma è ottenuta a liquido con vernice a componenti di alta qualità. Per ultimo ma non per questo meno importante, il Flatting applicato dona brillantezza e protegge il telaio da graffi ruggine e agenti atmosferici.
Gino 60 traduce in modo ideale l’abilità e la tecnica di Pierangelo Liotto e del suo staff nel ridare vita a formidabili modelli del passato, applicando i corretti accorgimenti per un nuovo utilizzo. In sella alla GINO 60 sarà possibile affrontare qualsiasi ciclo-storica, grazie ad uno stile impeccabile unito ad una serie di interventi volti a migliorarne sicurezza e comfort.