Fabriano – Non lasciare alcuna traccia del proprio passaggio. Senso di libertà. Semplicità, senza rinunciare alla bellezza di esperienze uniche in scenari spettacolari. È questa la filosofia di Basecamp523, il primo tour operator delle Marche che garantisce viaggi di cicloturismo trasformativo e sostenibile. Un’esperienza con Basecamp523 significa sport e attività fisica, ma anche approfondimenti culturali – come la visita al Tempio del Valadier, uno dei più suggestivi santuari delle Marche, immerso nel ventre roccioso della Gola della Rossa e di Frasassi – degustazioni enogastronomiche di prodotti locali – si beve vino prodotto ad anfora come accadeva duemila anni fa, dal verdicchio al rosso Conero – e scoperta delle tradizioni locali – si impara come estrarre la pappa reale da un apicoltore, come realizzare un foglio di carta con le proprie mani, e si cena con un pastore d’altri tempi.
Ci sono offerte rivolte sia alle famiglie che a rider in cerca di adrenalina: le escursioni giornaliere in bici offrono diversi livelli, così come i weekend e i tour di più giorni. Alcuni esempi sono il grande anello dei Sibillini, o ‘Ruralmente’, un itinerario durante il quale si percorrono 30/40 km al giorno con dislivelli accessibili e strade bianche, e si incontrano persone che offrono attività legate alla loro terra.
La meravigliosa avventura con le tree tents permette invece di dormire, dopo la giornata in bici, dentro tende sospese sugli alberi, immersi in una pineta protetta. In giornata è anche possibile raggiungere in bici Castelluccio di Norcia, per ammirare l’eccezionale fioritura delle lenticchie, un panorama che tutto il mondo ci invidia. Castelluccio è solo una tappa dell’avventura che porta il ciclista ad attraversare Marche, Umbria e Lazio, arrivando ai Pantani di Accumoli: questi segreti laghetti millenari verde smeraldo, che si tingono di rosa grazie a una speciale alga, sono un posto unico al mondo: qui cavalli allo stato brado, con i loro puledri, si muovono in totale libertà.La filosofia di Basecamp 523 è quella di organizzare le uscite in piccoli gruppi, a partire da quattro persone, arrivando a un massimo di quindici. Le biciclette (Bianchi e-mtb e Gravel Cinelli) possono essere noleggiate in loco.
Ogni percorso, inoltre, può essere personalizzato con escursioni e attività post-bike, come trekking, speleologia, arrampicata, yoga, canyoing, slackline e nuoto. “L’idea di Basecamp523 matura dentro di me nel corso del tempo in cui ho vissuto all’estero per lavoro, come Team Leader europeo nella divisione di analisi del credito per General Motors, prima a Londra e poi per oltre dieci anni a Berlino. Ogni tanto rientravo nelle mie zone, e le vedevo con gli occhi del turista: percorrendo la strada da Ancona verso Fabriano piano piano si arriva nelle montagne e spunta la Gola della Rossa, che per me, ormai abituato a essere circondato da grattacieli, diventava sempre più affascinante.
Mi sembrava assurdo pensare che se un turista fosse capitato da quelle parti non avrebbe avuto la possibilità di praticare nessuna attività outdoor”, racconta Marco Trivelli, fondatore di Basecamp523.Attraverso un turismo lento, cosciente ed ispiratore, Basecamp523 rivaluta le aree rurali e montane dell’Appennino marchigiano, che essendo poco frequentate e antropizzate, offrono esperienze genuine e autentiche.
Le Marche, per buona parte incontaminate, permettono al cicloturista di esplorare le montagne, il mare, le colline, e molti parchi naturali: tra i più importanti ci sono il Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi, il Parco dei Sibillini, il Parco del Conero. L’impegno per la sostenibilità di Basecamp523 è ambientale, sociale ed economico: le persone che lavorano per il tour operator sono retribuite in maniera adeguata, i partner sono scelti tra realtà locali attente alla natura che offrono prodotti sostenibili, e ogni dettaglio è pensato rispettando il Pianeta che ci ospita.
“Mentre trascorrevo lunghe ore in ufficio, riaffioravano nella mente i miei ricordi di bambino, quando correvo libero negli spazi sterminati di casa, che avevo imparato a conoscere come le mie tasche. La routine e la frenesia della grande città, che avevo pensato mi avrebbero reso felice togliendomi da una dimensione che ritenevo provinciale, ora sembrava togliermi il respiro. La stabilità e la realizzazione nel campo professionale non bastavano più per sentirmi veramente felice. Ho riflettuto a lungo prima di decidere il passo da compiere: ero combattuto in questa dualità interiore, da una parte i dogmi e gli stereotipi della società moderna, che ti vogliono per forza incasellare in una determinata posizione sociale, e dall’altra il richiamo di un ritorno a una vita ‘semplice’, fatta di natura ed attimi di genuinità.
Sentivo la necessità di guardami nello specchio alla mattina e sapere che eticamente stavo facendo qualcosa per il mondo che andasse oltre il lavorare per un’azienda che emette contratti finanziari. Così, dopo aver percorso oltre 3000 km su una bici gravel in Patagonia, ed essere poi diventato Guida di Mountain Bike, in me è scattata la scintilla per il cambiamento. Mi sono fatto coraggio, ho lasciato la mia vecchia vita, il lavoro, la carriera e la grande città, e ho iniziato a sviluppare il mio nuovo progetto di vita: Basecamp523.Il progetto nasce quindi dall’osservazione del territorio, dall’attaccamento alle proprie radici, e da una grande passione”, continua Marco.
La Mountain Bike elettrica è sembrata la scelta migliore perché permette di creare momenti autentici di convivialità tra le persone: è un mezzo orientato alla scoperta della natura e di chi ci circonda. I partecipanti ai viaggi di Basecamp523 condividono la stessa filosofia: per questa ragione durante i tour si respira una bella atmosfera e nascono nuove amicizie. Il cicloturismo di Basecamp523 è vissuto come un mezzo per vivere emozioni vere e portarsi a casa nuove prospettive e punti di vista. Il DNA di Basecamp523 si fonda sul concetto di turismo trasformativo, inteso come viaggio di crescita personale (di consapevolezza, di benessere e spirituale) di una persona rispettosa delle tradizioni locali, attenta alla natura, e che desidera imparare e uscire dalla propria comfort zone, per tornare a casa arricchita dalle esperienze fatte al di fuori dei circuiti commerciali.
Il nome di Basecamp523 nasce quando, durante la pandemia, Marco lavora al progetto nella casa rurale appartenuta ai suoi bisnonni, circondata da montagne, priva di ogni comfort e riscaldata da una stufa a legna, a 523m slm. Il progetto è stato in seguito selezionato da un programma presso l’Università Bocconi di Milano e finanziato dalla Commissione Europea. Il viaggio in bici ti mette a nudo: puoi contare solo sulle tue forze e su quei pochi oggetti che riesci a portare con te, eliminando il superfluo. Estraniato dal quotidiano, con pochi elementi basici, si capisce la vera essenza della vita. È questa la natura di Basecamp523″.
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