L’azienda trevigiana di design che crea sedute, tavoli e complementi di arredo per la collettività, il lavoro e la casa, entra nel prestigioso pool di sponsor dell’evento del 27 settembre. Il presidente Claudio Feltrin: “Grazie al ciclismo costruiamo il gruppo”
La Prosecco Cycling, primo evento ciclistico internazionale post-Covid a svolgersi in Veneto, si arricchisce di un nuovo partner: Arper, azienda di Monastier di Treviso, realtà internazionale nell’ambito del design, che crea sedute, tavoli e complementi di arredo per la collettività, il lavoro e la casa, entra nel prestigioso pool di sponsor dell’evento che il 27 settembre porterà duemila ciclisti a pedalare nel cuore delle colline del Prosecco.
“Siamo lieti di supportare la Prosecco Cycling, un evento unico nel suo genere e in crescita costante – commenta Claudio Feltrin, Presidente di Arper S.p.A., oltre che Presidente di Assarredo (associazione di Federlegno Arredo che rappresenta i produttori di complementi d’arredo, cucine, imbottiti, sistemi per dormire, mobili e arredi commerciali in Italia) -. La Prosecco Cycling ha il pregio di unire una disciplina sportiva profondamente radicata nella nostra cultura con la scoperta dei meravigliosi scorci regalati dalle colline venete. Uno sport che aiuta anche a comprendere il valore del lavoro di squadra”.
Fondata nel 1989, Arper è una realtà trevigiana con una presenza globale. Conta 260 dipendenti, oltre 72 milioni di euro di fatturato nel 2019, un export del 90% e 12 showroom nel mondo.
“La partnership con Arper è un’ottima notizia dopo mesi d’incertezza – dichiara Massimo Stefani, organizzatore della Prosecco Cycling -. E’ il segno tangibile che gli imprenditori veneti hanno voglia di investire negli eventi del territorio con una forte vocazione internazionale. Abbiamo una responsabilità importante verso i nostri partner che vogliamo ripagare con il massimo impegno”.
Prosecco Cycling si è segnalata negli anni per una costante innovazione nel format dell’evento: oggi, tra le colline del Prosecco, ci si muove – volendo anche con bici a pedalata assistita – senza che tempi e classifiche siano l’obiettivo principale e privilegiando invece la partecipazione di squadra. Il divertimento prima del cronometro, nella cornice di un territorio unico al mondo.