Nella giornata dedicata alla finale degli Internazionali d’Italia, la biker bellunese vince la gara e la classifica conclusiva del circuito. Tra gli uomini sventola l’Unione Jack grazie a Cameron Orr. Commosso ricordo di Gianluca Barattin, vicepresidente della Società ciclistica Chies, scomparso lo scorso anno
Chies d’Alpago (Belluno) – Giada Specia e Cameron Orr firmano la finale delle Internazionali d’Italia Series, andata in scena sabato 8 luglio a Lamosano di Chies d’Alpago, in occasione della seconda giornata di Alpago Bike Funtastic, la tre giorni dedicata alla mountain bike e proposta dalla Società ciclistica Chies.
Sul rinnovato tracciato alpagoto (3.700 metri di sviluppo e 140 metri di dislivello a giro, una salita lunga e ostica a caratterizzare la prima parte, strappi brevi ad animare la seconda parte), in una giornata di grande caldo, è stata mountain bike spettacolo, con al via i migliori atleti italiani e qualche biker straniero.
La gara Open donne, disputata su sei giri e alla quale ha rinunciato alla vigilia la campionessa italiana Martina Berta, ha visto il dominio di Giada Specia. La bellunese di Pedavena, portacolori della Wilier Pirelli, fino a metà gara ha condotto con l’altoatesina Greta Seiwald e con la sudafricana Candice Lill, per poi andarsene tutta sola e tagliare il traguardo a braccia alzate in 1h12’46”, conquistando anche la classifica finale degli Internazionali d’Italia.
La piazza d’onore è andata a Greta Seiwald (Team Rockrider, + 43”) mentre sul terzo gradino del podio è salita la bergamasca Chiara Teocchi (Ktm Protek Elettrosystem, + 2’09”). A completare la top five Lille Candice (Seattle Coffee) ed Eva Lechner (Trinx).
«Bellissimo vincere vicino casa, con i miei genitori e tanti amici venuti a sostenerci» ha commentato Giada Specia. «Martina Berta non ha corso e questo mi ha facilitato la cosa. È stata comunque una gara dura, corsa su un percorso durissimo, con molta salita – come piace a me – e dove non potevi respirare un attimo. Tutte abbiamo sofferto parecchio anche a causa del grande caldo».
Indecisa fino all’ultimo, invece, la gara Open maschile, disputata su otto giri. A prendere in mano la situazione è stato subito un sestetto comprendente il britannico Cameron Orr (Wilier Pirelli), Luca Braidot (Santa Cruz), Daniele Braidot (Centro sportivo Carabinieri), Filippo Fontana (Centro sportivo Carabinieri), Gioele Bertolini (Trinx) e Alessio Agostinelli (Ktm Protek Elettrosystem). Quest’ultimo resisteva per tre giri. Il quintetto rimasto pedalava controllandosi fino all’ultimo giro. Poi era Cameron Orr a osare. A resistergli solo Luca Braidot in un testa a testa che nelle ultime centinaia di metri vedeva il britannico trionfare in 1h20’03”. Union Jack a sventolare sui cieli d’Alpago, dunque. Sul secondo e terzo gradino del podio salivano, nell’ordine, Luca e Daniele Braidot. Quest’ultimo si è aggiudicato anche la classifica finale degli Internazionali d’Italia. «Era la mia prima volta in Alpago, una gara molto dura» ha sottolineato Cameron Orr. «Bello il tracciato, gli organizzatori hanno fatto un ottimo lavoro».
A vincere le graduatorie under 23 sono stati Lucrezia Braida (Four Es) ed Emanuele Bocchio Vega mentre tra gli Juniores si sono imposti Laura Squarise (La Fenice) e Alex Pelucchini (Superbike Bravi).
Prima delle premiazioni si è svolta un breve cerimonia in ricordo di Gianluca Barattin, il vicepresidente della Società Ciclistica Chies, scomparso prematuramente lo scorso anno. «Per ricordarti, la cosa più giusta che potessimo fare era rimetterci in moto e così abbiamo fatto, dedicandoti questo Alpago Bike Funtastic» ha detto un commosso Paolo Zanon, presidente del sodalizio alpagoto. «La nostra speranza è che il libro che abbiano iniziato a scrivere tanti anni fa, possa arricchirsi di ancora tante pagine, anche grazie al tuo aiuto. Ciao Gian, sempre con noi».
Domani, domenica, 9 luglio, si svolgerà la giornata finale di Alpago Bike Funtastic: di scena le gare nazionali dedicate alle categorie Esordienti e Allievi.