La Lastrense apre il Giro d’Italia d’Epoca

Mercoledi 6 marzo a Firenze in Palazzo Medici Riccardi sala stampa Oriana Falalci, alla presenza di Nicola Armentano Consigliere allo Sport Città Metro Firenze, Angela Bagni Sindaco di Lastra a Signa, Mauro Caverni Vicepresidente A.S.D. G.S. Tre Emme, Giovanni Buti responsabile ciclismo UISP Firenze, Gianni Taccetti Delegato C.O.N.I. Firenze, Marco Pasquini Biciclette d’epoca e gli Assessori allo sport dei Comuni di: Firenze, Campi Bisenzio, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, San Casciano Val di Pesa, Scandicci, Signa, si è svolta la conferenza stampa fiorentina di presentazione della prima tappa nella città metropolitana di Firenze del giro d’Italia d’Epoca che partirà da Lastra a Signa il 17 marzo .

E’ un omaggio alla bellezza del paesaggio delle colline fiorentine, alla primavera e al ciclismo d’altri tempi la manifestazione “Ciclostorica La Lastrense“, prima tappa in terra Toscana del Giro d’Italia d’epoca che si snoderà in varie zone d’Italia per concludersi dopo 14 tappe a Cervia il 27 ottobre. Dunque spetterà proprio alla Toscana dare il via alla manifestazione il 17 marzo,  la cui tappa di Lastra a Signa e comuni limitrofi – è organizzata dal Gruppo Sportivo Tre Emme Asd, in stretta collaborazione con il Comune di Lastra a Signa, la UISP Firenze e l’UNVS Unione Nazionale Veterani dello Sport delle Signe, patrocinata dalla Regione Toscana, dalla Città Metropolitana di Firenze e dai Comuni di Firenze Lastra a Signa, Montelupo Fiorentino, Scandicci, Montespertoli e San Casciano  Val di Pesa , Campi Bisenzio, Signa, Scandicci e dal CONI Toscana. Spazio dunque a biciclette e abbigliamento vintage, a pedalate che inseguono curve, diritture, paesaggi che sembrano usciti da un quadro. Borghi appoggiati sulle colline, file di cipressi, vigne, oliveti, tratti di bosco. Asfalto che corre nell’equilibrio armonico di una Toscana che scrive la cifra della bellezza anche nella natura disegnata con cura dall’uomo.

La Ciclostorica La Lastrense, fa parte delle società amiche del Ciclo Club Eroica ed è inserita anche come prova della Coppa Toscana Vintage, il marchio Lastrense ha una storia antica che parte dai primi anni del novecento (1921). Oggi rivive attraverso questa manifestazione sportiva che è giunta alla sua terza edizione nel territorio lastrigiano. sono partner anche Touring Club Italia e la Fiab. Infine un particolare ringraziamento al Comune di Lastra a Signa, alla Città Metropolitana ed ai tanti che collaborano per la riuscita della due giorni.

  • I quattro percorsi “ciclostorici” sulle colline fiorentine

Gli itinerari della Ciclostorica del 17 marzo toccheranno cinque comuni dell’area fiorentina. Prenderanno il via da Lastra a Signa ore 9,30 per proseguire a Montelupo Fiorentino, Scandicci, Montespertoli, e San Casciano, con soste-ristoro legate ai sapori d’altri tempi.

I cicloamatori potranno scegliere tra percorsi più impegnativi come il “Lastrense” (74 km con un dislivello di 1.354 metri, 13 km di strade sterrate e brevi ma ripide salite), itinerari di media difficoltà di circa 47 km e un dislivello di 544 metri (percorso “Colline”), con tre settori di strade sterrate, privo di lunghe salite ma costellato di strappi più o meno ripidi.

Scende invece a 37 km l’itinerario “Bramasole”, con un dislivello di 350 metri, prevalentemente su strade asfaltate, ad esclusione di tre settori su strade bianche. Anche in questo caso le salite non sono lunghe ma ripide.  Il percorso meno impegnativo è invece lo “Scansalavilla”: 30 km di strada per un dislivello di 160 metri. (si passerà dalla via Livornese, allo stadio del Baseball il ristoro, il Masso della Gonfolina, strada che ha visto in passato anche tante tappe del giro d’Italia) . Una sola salita e due settori sterrato da percorrere.

  • Pedalate tra ville e castelli: dalla casa di Enrico Caruso al Castello di Montegufoni

La Ciclostorica toccherà anche luoghi simbolo della campagna tra Lastra a Signa e Montespertoli, dimore storiche che saranno aperte e visitabili per l’occasione.

Sembrerà di sentire nell’aria la voce intramontabile di Enrico Caruso, pedalando nel cuore del giardino all’italiana di quella che fu la sua residenza a Lastra a Signa. Villa Bellosguardo oggi è sede del museo intitolato al tenore, custode di cimeli, fotografie, costumi, cartoline. Un vero e proprio viaggio nel tempo e nella grandiosa vita di Caruso.

La corsa tocca poi anche il Castello di Malmantile, sulle colline lastrigiane, costruito all’inizio del Quattrocento per difendere la Repubblica fiorentina da Pisa. L’edificio più importante del castello è l’ex monastero di Lecceto.

Montelupo Fiorentino: tra arte e storia il palazzo del Podestà, le rovine del castello e la Villa medicea dell’Ambrogiana

Montespertoli è un paese situato tra le caratteristiche colline della Toscanacentrale del Chianti. È questo il cuore della Toscana fatto di vigneti, oliveti, antiche pievi, castelli, cantine storiche e produzioni agroalimentari di qualità.

Villa di Castiglioni, la via di Castiglioni è un itinerario paesaggistico creato appositamente per valorizzare un ambiente di tipo agro-silvo-pastorale.

L’altra residenza storica è il Castello di Montegufoni a Montespertoli, bellezza e fascino medievale nel cuore della Toscana. La torre – ispirata a quella di Palazzo Vecchio – domina imponente il paesaggio, i giardini terrazzati, le colline d’intorno. Da non perdere all’interno del Castello la “Sala delle Maschere” affrescata dal pittore Gino Severini.

Protagonisti sono i personaggi della “commedia dell’arte italiana”, in un mix straordinario di creatività e modernità. Così si possono trovare Pulcinella con un violino e due Arlecchini che – seduti ad un tavolo – si versano del vino, oppure i ritratti di Arlecchino, Beppe Nappa e Tartaglia che passeggiano nel giardino del castello. Un’originalità che spicca tra le mura medievali di Montegufoni.

  • Il Territorio di San Casciano in Val di Pesa

 É compreso quasi interamente nel Chianti Classico. fatto di vigneti, oliveti, antiche pievi, castelli, cantine storiche e produzioni agroalimentari di qualità. Anticamente era chiamata San Casciano a Decimo perché è situata alla decima pietra miliare della strada romana.

Del suo passato medievale conserva tratti nelle mura trecentesche

  1. Aspettando il Tour de France….La PEDALATA GIALLO – ROSA 16 marzo: LASTRA A SIGNA , Signa, Campi Bisenzio Scandicci, FIRENZE

Tra gli eventi collaterali, aperti a tutti, della “Ciclostorica La Lastrense” torna anche per il 2024 la “Pedalata GIALLO – ROSA”, promossa in collaborazione con la Città Metropolitana di Firenze e la Uisp i Firenze. La partenza è prevista il 16 marzo da Lastra a Signa ore 9,30 e inserita nel programma Marzo Donna, con un percorso totalmente pianeggiante di 22 km che – passerà anche dal Parco dei Renai, dalla passerella di Badia a Settimo e toccherà i comuni di Signa, Campi Bisenzio e Scandicci fino ad arrivare alle Pavoniere al Parco delle Cascine di Firenze, punto di snodo del percorso di ritorno. E’ invece riservato alle sole iscritte alla ciclostorica del giorno seguente “La Lastrense” (Il percorso di 36 km) con il “Giro turistico sportivo nella Città di Firenze” con passaggio e sosta sulle rive dell’Arno al Ponte Vecchio, ospiti della storica Società Canottieri Firenze per brindare alla partenza del Tour de France 2024 quest’anno per la prima volta in Italia il 29 giugno a Firenze .

  1. Cultura e sport gli eventi dal 16 marzo a Lastra a Signa, il programma:
  • Ore 11,00 (sala consiliare del Comune di Lastra a Signa)

Presentazione del libro Le bici dei campionissimi “Bartali e le altre”

di Granfranco e Dorina Trevisan (con la collaborazione di Roberto Manea)

  • Ore 12,00 (sala consiliare del Comune di Lastra a Signa)

Mauro Caverni Racconta… le maglie storiche del ciclismo.Grazie all’esperienza di Mauro Caverni del maglificio 3M ripercorreremo la storia di alcune iconiche maglie del ciclismo (in questa occasione sarà presentata la maglia del Gruppo Broccino)

  • Ore 15,00 (Piazza Garibaldi)

Concorso delle Barbe ed eleganza di coppia

Torna anche quest’anno il Concorso delle Barbe e Baffi in abbinata con l’eleganza di coppia.

In occasione della Lastrense la giuria del Concorso Barbe e Baffi dell’Eroica analizzerà con certosina precisione i convenuti con barbe e baffi ben curati. Come l’anno scorso il Concorso si apre anche alle signore, che sfileranno con i loro vestiti d’antan.

  • Ore 16,30 (sala consiliare del Comune di Lastra a Signa)

Presentazione del libro di Alessio Stefano Berti Uomini forti uomini fragili

Interverrà il gruppo musicale della MIC (Ale Galli, Elisabetta Daolio, Max Cabella e Gloria Bojeri)

  • Ore 18,00 (sala consiliare del Comune di Lastra a Signa)

Giancarlo Brocci, fondatore dell’Eroica, racconterà i suoi viaggi

  1. Nel centro storico anche il 17 marzo con il villaggio sportivo vintage

nel centro storico di Lastra a Signa dentro le mura del Brunelleschi, ci sarà dopo la partenza della tappa una giornata all’insegna del ciclismo vintage. Nel villaggio sportivo che verrà allestito in piazza Garibaldi e allo Spedale Sant’Antonio il mercatino con cimeli dei campioni del passato, glorie e veterani dello sport del ciclismo, con il “Coppiano” Gianfranco Trevisan, gli amici del “Museo Gino Bartali” di Ponte a Ema, con mostre di abbigliamento e biciclette d’epoca e altre esposizioni storiche quali la mostra di telaisti di biciclette. Mercatino mostra scambio di ciclismo d’epoca, esposizione di moto d’epoca del Club Moto d’Epoca Fiorentino, mostra di moto e vespe d’epoca a cura del moto club e vespa club macchine, maglie di grandi campioni delle due ruote, fotografie e ancora abbigliamento da corsa vintage. Tutti gli eventi del programma saranno immortalati dal gruppo Fotografico “il Cupolone aps” di Firenze, con oltre 10 fotoamatori che scatteranno le foto che successivamente verranno esposte alla mostra fotografica “del ciclismo d’epoca” nei giorni 10,11,12 aprile in sala del consiglio comunale, aspettando il Tour.

Info: www. lastrenseciclostorica.itgrupposportivotreemme@gmail.com

Per saperne di più sul Giro:

Il Giro d’Italia d’Epoca e i dirigenti de “La Lastrense ciclostorica”, che ne rappresenta la tappa inaugurale, sono stati presenti nel mese di gennaio nel salone d’onore del Coni al Foro Italico a Roma con le organizzatrici Michela Mora Moretti Girardengo e Gioia Bartali, il presidente CONI Giovanni Malagò e l’icona azzurra Novella Calligaris, per il primo lancio alla stampa nazionale.

1.500 chilometri di emozioni, al via la stagione 2024 del Giro d’Italia d’Epoca

Un viaggio lento nella bellezza, da nord a sud del Belpaese. Sono queste le 14 tappe del Giro d’Italia d’Epoca che, anche nella stagione 2024, attraverseranno 13 regioni italiane. Il calendario del nuovo anno è stato presentato a Roma, nel salone d’onore del Coni, alla presenza degli organizzatori delle tappe del circuito. In apertura il saluto del presidente del Coni Giovanni Malagò e della campionessa di nuoto Novella Calligaris, oggi presidente del Club Atleti Olimpici Azzurri d’Italia. Presenti anche il vicepresidente del Touring Club Italia, oltre al presidente di Eroica Italia, Franco Rossi e dell’ideatore de L’Eroica, la madre di tutte le ciclostoriche, Giancarlo Brocci.

A presentare le tappe del Giro d’Italia d’Epoca, appuntamenti non competitivi che rievocano un ciclismo d’altri tempi, ma anche itinerari cicloturistici alla scoperta del nostro paese, la presidente dell’associazione Michela Moretti Girardengo. “Prima di parlare del Giro d’Italia d’Epoca – ha esordito – mi torna in mente una frase, che oggi 27 gennaio, non posso non condividere con voi: ‘Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare’. Ebbene, il Giro d’Italia d’Epoca, con il suo primario obiettivo di mantenere viva la memoria ed omaggiare la storia, ci ha portato negli anni scorsi, così come farà quest’anno, ad onorare anche i deportati del Campo di Concentramento e Transito di Fossoli o i numerosi ebrei che trovarono rifugio e assistenza a San Marino o ancora le gesta di generoso e coraggioso amore compiute da Gino Bartali, ricordato a Firenze presso il museo Bartali dal Comune di Firenze. Anche noi, nel nostro piccolo, con le nostre maglie di lana e le bici arrugginite facciamo in modo che quel passato non venga dimenticato”.

Il Giro d’Italia d’Epoca “vuole, con le sue tappe, far rivivere quel prezioso bagaglio di valori che il ciclismo eroico incarna ed il patrimonio culturale, storico, ambientale e artigiano nazionale, da custodire e da valorizzare. Ma quando penso al Giro d’Italia d’Epoca – ha proseguito la presidente dell’associazione – penso, anche, a quando ha avuto inizio la corsa ciclistica a tappe più bella del mondo. Era il 1909, erano le 2.35 del mattino del 13 maggio quando 127 ciclisti diedero vita ad una delle più entusiasmanti manifestazioni della storia del ciclismo. Quando penso al Giro d’Italia d’Epoca penso alla storia della bicicletta, che è la storia della nostra società che ha combattuto con sacrifici e sudore, è la storia dei nostri nonni che andavano a lavorare in bicicletta. Penso all’evoluzione della donna nella società, perché la bicicletta è stata il simbolo dell’emancipazione femminile. Il Giro d’Italia d’Epoca è tutto questo e non solo. E’ un’idea ardita e romantica nata da un manipolo di sognatori a Gaiole in Chianti, 1° ottobre 2011, tra i quali spicca il più sognatore di tutti, Giancarlo Brocci, ideatore dell’evento ciclostorico che ha dato vita a tutto il movimento ciclistico d’epoca, L’Eroica”. Quest’anno il Giro d’Italia D’Epoca, peraltro, rende omaggio ad Alfonsina Morini Strada, a 100 anni dalla sua partecipazione al Giro d’Italia.

Gli eventi che costituiscono il calendario del Giro d’Italia d’Epoca permettono di esplorare con lentezza circa 1.500 chilometri di territorio italiano. Lo si fa pedalano biciclette d’epoca, alcuni esemplari risalgono addirittura all’inizio del 1900. Ogni tappa accompagna il viaggiatore nelle terre di personaggi illustri, come Dante Alighieri, o San Francesco d’Assisi; di grandi campioni del ciclismo, come Costante Girardengo, Fausto Coppi, Gino Bartali; oppure conducono in un viaggio nell’enogastronomia italiana, nelle terre del Lambrusco e del parmigiano; o dell’architettura, tra i trulli di Alberobello e il barocco siciliano.

Borghi nascosti, castelli, colline, boschi, sono gli scenari delle 15 ciclostoriche del Giro d’Italia d’Epoca, dove la lentezza diventa una risorsa, per scoprire ciò che la modernità, con i suoi tempi, nasconde. Gran parte degli itinerari percorrono la fitta rete di strade bianche che caratterizzano la campagna e la montagna, non solo per la voglia di rievocare un ciclismo dal sapore antico (fatto di fango, polvere e sudore), ma anche per far conoscere il loro valore paesaggistico e di protezione da eventi calamitosi in epoca, oggi, di surriscaldamento globale. Del resto, anche pedalare una bicicletta d’epoca, che nelle ciclostoriche trova nuova vita, aiuta l’ambiente: recuperare una vecchia bicicletta infatti è un modo per seguire la regola delle tre erre, alla base dell’economia circolare: riduzione, riciclo e riuso.

“Il Giro d’Italia d’Epoca è bellezza! Quella dei paesaggi italiani che i cicloviaggiatori d’epoca attraversano durante le nostre manifestazioni – ha specificato Girardengo – La bellezza è anche nelle nostre biciclette d’epoca e nell’amore con cui cerchiamo di conservarle. Non come opere da esporre, bensì come oggetti ancora in grado di regalarci emozioni, anche dopo un secolo. La bellezza è nel ricordare e vivere nuovamente le gesta di un ciclismo eroico, che consentiva di raggiungere un premio solo con il lavoro, la fatica, il sudore e senza altre scorciatoie. Uno sport genuino, nel quale la passione era l’unico motore che faceva girare i pedali. La bellezza è nelle giornate trascorse insieme, in un clima di festa e sorrisi”.

Ecco le tappe 2024, che sono organizzate autonomamente da associazioni ben radicate sul territorio e coordinate dal Giro d’Italia d’Epoca: 16-17 marzo – La Lastrense – Lastra a Signa (Fi) ; 24 marzo – La Lambrustorica – Novi di Modena (Mo); 4-5 maggio – La 99 Curve Vintage – San Vincenzo (Li); 18-19 maggio – La Barocca – Marina di Ragusa (Rg); 1 giugno – La Matta – Noci (Ba); 8-9 giugno – La Canavesana – Albiano d’ Ivrea (To); 15-16 giugno – La Titanica – San Marino (Rsm); 22-23 giugno – La Polverosa – Monticelli Terme (Pr); 28-29-30 giugno – La Mitica – Castellania Coppi (Al); 24-25 agosto – La Scaligera – Soave (Vr); 31 agosto-1 settembre – Giro della Romagna – Lugo (Ra); 7-8 settembre – La Viscontea – Belgioioso (Pv); 15 settembre – Collio Brda Classic – Cormons (Go); 20-21-22 settembre – La Francescana – Foligno (Pg); 25-26-27 ottobre – La Divina – Cervia (Ra).