In 2335 hanno concluso la granfondo e 3063 sono stati i finisher della Medifondo percorso corto di 130 chilometri.
Cesenatico – La pioggia della partenza e di buona parte della mattina non ha spaventato i partecipanti della Nove Colli: sono stati 6871 i partenti effettivi della corsa in questa versione settembrina dovuta al rinvio a causa dell’alluvione. E si è ripartiti proprio da quei giorni di maggio con Fausto Coppi che da subito reso questo rinvio una grande occasione di festa: per ritrovarsi insieme, pedalare, fare fatica, e per raccogliere fondi preziosi alla ripresa del territorio. Da una parte i € 10.000,00 donati insieme allo IOR grazie alla performance dei campioni della #NoveColli4Romagna – Mondini, Cattaneo. Basso e Gianetti hanno chiuso sotto le sei ore – dall’altra grazie alla decisione di devolvere in beneficenza tutti gli utili della corsa. E così le iscrizioni sono rimaste aperte fino all’ultimo e il clima di festa che si è respirato nel villaggio della Colonia Agip è stato ancora più significativo e felice del solito.
I primi sono partiti alle 7 – ancora al buio – e l’ultimissimo è arrivato alle 16.51 nella migliore delle atmosfere da Nove Colli. Sabatino Di Giuliano da Trieste ha completato il percorso lungo ed è arrivato commosso fino alle lacrime per gli applausi del pubblico e per l’accoglienza. Per lui – 66 anni, ingegnere informato – musica, brindisi, regali e la certezza che hanno tutti i partecipanti a questa corsa: essere speciali. Così si è chiusa l’edizione numero 52 e idealmente ha già aperto quella numero 53. La data è già decisa: domenica 19 maggio 2024, Cesenatico sarà l’unica città in cui essere se si ama la bicicletta.
Le parole di Andrea Agostini, presidente Fausto Coppi:
«Dal 2020 a oggi ci siamo trovati a organizzare la Nove Colli cinque volte per correrne solo tre edizioni. Dopo l’emergenza sanitaria pensavamo di non trovarci più in questa situazione ed è arrivata l’alluvione ma se la Nove Colli è riconosciuta da tutti come il simbolo della Romagna avevamo il dovere – e la bella sfida – di non arrenderci. Per questo rimarremo sempre affezionati a questa 52edizione: nonostante la pioggia, possiamo dire sia stato un successo. Negli Stati Uniti si parla di legacy, qualcosa di più di un’eredità, uno spirito che si tramanda. Tanti appassionati hanno scelto di esserci per loro stessi e per tutto un territorio che li ha sempre accolti e che questa volta si è trovato ad avere bisogno. Grazie come sempre a tutti i volontari e a tutte le persone che lavorano un anno intero per la riuscita di questo evento. La Fausto Coppi devolverà tutti gli utili della corsa per il territorio alluvionato, lo ribadisco e confermo con orgoglio», le parole di Andrea Agostini.