Centoventi chilometri di fuga solitaria, 3000 metri di dislivello superati prima di arrivare a braccia alzate a Fonte Cerreto per la sua prima vittoria stagionale dopo diversi prestigiosi piazzamenti. Così Alessandro Frangioni ha conquistato la quinta edizione della Bike Marathon Gran Sasso D’Italia. Il terzo posto di Manuel Ciutti completa una straordinaria domenica per la società di Alessandro Marsilii.
Per un attimo dopo il successo solitario di Alessandro Frangioni nella Bike Marathon Gran Sasso D’Italia abbiamo provato a pensare con quali versi Gabriele D’Annunzio, scrittore, poeta, militare abruzzese appassionato di molte attività sportive tra cui il ciclismo, avrebbe riassunto l’impresa del ventottenne alfiere della Vibrata Bike 2005. Probabilmente sarebbe stata la locuzione Memento audere semper che significa letteralmente, Ricordati di osare sempre coniata dallo stesso D’Annunzio.
E infatti domenica mattina Frangioni ha provato a forzare il ritmo lungo la prima salita della gara abruzzese, che conduceva ai 1770 metri di Sella di Monte Cristo. Il gruppo alle sue spalle si allungava e assottigliava, al termine dei tredici chilometri di salita il suo vantaggio era superiore al minuto.
“Non ho avuto esitazione – sottolinea Frangioni alla sua prima vittoria stagionale dopo diversi piazzamenti – ho iniziato a forzare il ritmo lungo la prima salita, sapevo che se fossi riuscito a scollinare con un buon vantaggio, nei seguenti tratti in discesa avrei potuto recuperare energie prima di affrontare la lunga ascesa verso Campo Imperatore. E infatti quando ho iniziato la salita verso Villa Santa Lucia degli Abruzzi il mio vantaggio era salito a 2′. Da quel momento – continua Frangioni – era importante gestire le forze, mangiare e idratarsi evitando crisi che avrebbero potuto vanificare tutti gli sforzi fatti sino a quel momento. Quando sono arrivato all’ascesa che conduce ai 2130 metri di Campo Imperatore sentivo il peso della lunga fuga nelle gambe, ho avuto paura dei crampi, ma sono riuscito a gestirmi, poi grazie al rifornimento che il presidente Alessandro Marsilii mi ha passato mi sono lanciato in discesa verso il traguardo andando a cogliere, finalmente il primo successo assoluto stagionale e il primo successo in questa gara visto che nel 2021 ho chiuso al secondo posto e lo scorso anno al terzo. Due piazzamenti che mi hanno aiutato a costruire questo successo che dedico alla mia società, la Vibrata Bike 2005 ai suoi dirigenti alla mia famiglia e anche a me stesso per i sacrifici che faccio ogni giorno per svolgere quest’affascinante attività sportiva”.
- Quattro anni fa, una settimana prima di poter esordire nella massima categoria con una formazione continental lei ha deciso di interrompere la sua carriera ciclistica e ha scelto il lavoro.
“Si esatto, tra l’altro in quell’anno ricordo il successo che ho conquistato a Grottazzolina precedendo Santiago Buitrago Sanchez, oggi professionista con i colori della Bahrain Victorius recentemente vincitore della diciannovesima tappa del Giro d’Italia che prese il via da Longarone e si concluse alle Tre Cime di Lavaredo. L’attività lavorativa in quel momento rappresentava l’unica certezza e io non ho avuto alcun dubbio”.
- Finalmente è arrivata la prima vittoria stagionale.
“Lo scorso anno, dopo Lu Callarò di Fine Stagione, ho appeso la bicicletta al chiodo sino a febbraio per poi riprendere gradualmente l’attività. Nonostante una preparazione non ottimale sono riuscito comunque a piazzarmi sempre nei primi cinque. Ora purtroppo sono in disoccupazione e ho l’opportunità di allenarmi tutti i giorni. La forma migliore sta arrivando nel momento giusto, domenica parteciperò alla Granfondo Terre dei Varano a Camerino, valida quale prova unica per l’assegnazione del campionato italiano granfondo. Poi Maratona Dles Dolomites Enel e la Ötztaler”.
A completare la straordinaria domenica per i colori gialloneri del team di Alessandro Marsilii, il terzo posto assoluto di Manuel Ciutti e le buone prestazioni degli altri ciclisti del team che hanno preso il via alla gara.