Reggio Calabria – È stato il colombiano Jhonatan Restrepo (GW Shimano Sidermec), classe 1994, a vincere la 66° edizione e scrivere così il proprio nome nell’albo d’oro del Giro Ciclistico della Città Metropolitana di Reggio Calabria, dopo quello di Elia Viviani che era stato l’ultimo vincitore nel 2012.
Con il successo sul lungomare monumentale “Italo Falcomatà”, in una giornata caratterizzata da tempo incerto e pioggia a tratti, Restrepo si aggiunge a un albo d’oro glorioso, che vede tra i vincitori delle precedenti 65 edizioni Learco Guerra, Fausto Coppi, Gino Bartali, Gastone Nencini, Ercole Baldini, Vittorio Adorni, Francesco Moser, Moreno Argentin, Giuseppe Saronni, Davide Cassani, Michele Bartoli e, appunto, il campione olimpico Elia Viviani.
Dopo undici anni di assenza, domenica 16 aprile, è tornata a disputarsi una corsa storica calendario professionistico del ciclismo italiano, nata nel 1920 e oggi rilanciata grazie all’idea della Città Metropolitana di Reggio Calabria, sposata dalla Regione Calabria, dai Comuni e dalle massime istituzioni dello Sport italiano. L’organizzazione tecnica del Giro ciclistico Città Metropolitana di Reggio Calabria è stata affidata dalla Lega Ciclismo Professionistico a Extragiro.
Tanto entusiasmo sulle strade e sul territorio, dalla partenza fino alle premiazioni, che hanno visto la presenza degli atleti premiati e delle istituzioni, il Sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace, il Sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria Paolo Brunetti, il Consigliere Metropolitano delegato allo Sport Giovanni Latella, il Consigliere della Regione Calabria Giuseppe Mattiani, il Sindaco di Riace Antonio Trifoli, il Sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio e l’assessore allo Sport Giuseppe Magazzù, il vicepresidente dell’Unione Ciclistica Internazionale Enrico Della Casa, il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni e il sub-commissario della Lega Ciclismo Professionistico Mauro Sferrazza.
« Ero già stato in Calabria al Giro d’Italia nel 2020, avevo avuto una bellissima impressione e oggi me l’ha confermata – ha detto il vincitore Jhonatan Restrepo a caldo –. Sulla salita lunga la Eolo-Kometa ha fatto un ritmo molto forte, mentre su quella di Sant’Elia tutti sono andati a tutta. In fondo alla discesa il gruppo si è spezzato e in 11 siamo arrivati a giocarci la volata. È una bella emozione, volevo fare un bel regalo a Gianni Savio, il nostro general manager, e penso di esserci riuscito. L’albo d’oro di questa corsa è incredibile, e stamattina mi sono accorto che l’ha vinta anche Michele Bartoli, il mio allenatore, così l’ho chiamato per dirgli che volevo imitarlo».
A margine, Jhonatan Restrepo Valencia ha ricevuto anche la “Maglia amaranto”, simbolo del Giro Ciclistico della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
LA GARA – Dallo start di Riace, omaggio all’anniversario del ritrovamento dei Bronzi delle acque antistanti nel 1972, all’arrivo sul lungomare Italo Falcomatà a Reggio Calabria, una delle città più antiche d’Europa, con il suo leggendario “chilometro più bello d’Italia”, il percorso di 162,4 km tocca 23 Comuni, tra cui anche Caulonia, Roccella Jonica, Marina di Gioiosa, Grotteria, Siderno, Locri, Gerace, Antonimina, Canolo, Cittanova, Taurianova, Polistena, Cinquefrondi, Melicucco, Rosarno, Gioia Tauro, Palmi, Seminara, Bagnara Calabra, Scilla e Villa San Giovanni. Due le salite: lo Zomaro, un’ascesa di 22 km con pendenza media del 4,2% (fino ai 960 m di Piano Maschera), e il Monte Sant’Elia (2° GPM), una salita di 5 km con pendenza media al 6% e punte al 10%.
LA CRONACA – L’avvio di gara è rapidissimo, nessuno riesce ad evadere dal gruppo, e solamente dopo 25 km Martin Marcellusi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Chad Haga (Human Powered Health) e Stefano Gandin (Team Corratec) riescono a guadagnare circa 55”. Sulla salita dello Zomaro, però, la Eolo-Kometa decide di fare corsa dura, riprende immediatamente i battistrada e comincia a scremare il gruppo. Tra le vittime illustri anche il favoritissimo e n°1 Elia Viviani (Nazionale Italiana), che non tiene il ritmo e si deve staccare, dicendo addio ai sogni di gloria. Allo scollinamento sono quindi solamente 33 gli uomini al comando, che così proseguono lungo la discesa e poi la costa tirrenica.
La corsa si decide sul Monte Sant’Elia, in salita ma soprattutto in discesa: dopo un paio di attacchi di Paul Double (Human Powered Health) e Gianmarco Garofoli (Nazionale Italiana), è Valerio Conti (Team Corratec) a scollinare per primo in testa al gruppo. Nella successiva picchiata su Bagnara Calabra si staccano però gli 11 che arriveranno a giocarsi il successo, vale a dire Dario Igor Belletta (Nazionale Italiana), Davide Gabburo, Alessandro Tonelli, Filippo Magli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Kevin Colleoni, Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla), Bart Lemmen (Human Powered Health), Mirco Maestri (Eolo-Kometa), Valerio Conti, German Nicolas Tivani (Team Corratec) e Jhonatan Restrepo (GW Shimano-Sidermec).
Dietro non si riesce ad organizzare un inseguimento e così gli 11 capiscono ben presto che sarebbero stati loro a giocarsi il successo. Tonelli, Conti e Magli provano ad anticipare, ma non c’è spazio per nessuno. È volata, Restrepo è il più lesto, Tivani e Maestri devono accontentarsi del podio.
Le immagini del Giro Ciclistico della Città Metropolitana di Reggio Calabria saranno trasmesse a partire da domani su Rai Sport e Eurosport.
Ordine d’arrivo:
1. Jhonatan Restrepo (GW Shimano Sidermec) KM 162,4 in 3h47’30” alla media di 42,831 km/h
2. German Nicolas Tivani Perez (Team Corratec)
3. Mirco Maestri (Eolo Kometa)
4. Felix Engelhardt (Jayco AlUla)
5. Bart Lemmen (Human Powered Health)
6. Filppo Magli (Green Project – Bardani CSF – Faizané)
7. Dario Igor Belletta (Squadra Nazionale Italiana)
8. Davide Gabburo (Green Project – Bardani CSF – Faizané)
9. Valerio Conti (Team Corratec)
10. Alessandro Tonelli (Green Project – Bardani CSF – Faizané)