Intervista all’assessora recanatese con delega alle Culture e Turismo. Gli accompagnatori possono visitare i luoghi che hanno segnato la storia di Leopardi e Gigli e ammirare il panorama che la città balcone regala. I bambini vivere attivamente i luoghi di quella storia che studiano sui libri di scuola.
Recanati (Macerata) – “Recanati è magica. Noi abbiamo la fortuna di avere conservato i luoghi fisici che hanno ispirato la poesia leopardiana. La piazzetta del Sabato del Villaggio – sottolinea Rita Soccio assessora recanatese con delega alle Culture e Turismo – che può essere vissuta, non è soltanto il ricordo del luogo in cui Leopardi descrive l’attesa gioiosa della domenica, destinata inevitabilmente alla delusione. Ma un luogo fisico in cui poter immergersi nella sua poesia.
Riassumendo, chi viene a visitare Recanati può immergersi nelle sue liriche leopardiane e riviverne l’emozione grazie ai percorsi di visita disponibili. Visitando Casa Leopardi, la dimora natale di Giacomo e antica residenza della famiglia, Un luogo ancora vivo, tuttora abitato dai suoi discendenti in cui si può scoprire l’anima del poeta. La casa di Teresa Fattorini, “Silvia” nel celebre canto, si trova al primo piano delle scuderie Leopardi.
L’edificio, restaurato e aperto al pubblico nel 2017, fu fatto costruire da Monaldo nel 1796. Originariamente al piano terra ospitava cavalli e carrozze e nei piani superiori dava alloggio ai cosiddetti “famigli”, i dipendenti dei Leopardi. Questi ultimi hanno seguitato ad abitare lo stabile nei secoli, fino a vent’anni fa. La Torre del Borgo di un edificio a pianta quadrata con altezza di 36 al cui interno dal 2016 è allestito il MUREC (Museo di Recanati) della sua storia dalle origini al ‘900 e dei suoi personaggi più illustri. E poi la Torre del Passero Solitario della celebre poesia nel cortile del chiostro di Sant’Agostino, la cui cuspide a cartoccio fu decapitata da un fulmine nella metà del XIX secolo. Fu costruita in stile gotico insieme al convento degli Eremitani di S. Agostino, verso il 1270.
A pochi passi dalla casa natale di Giacomo Leopardi, infatti, nell’orto dell’antico Monastero di S. Stefano, il poeta ambientò la celebre poesia L’Infinito. L’Orto sul Colle dell’Infinito è quindi il culmine di una vera e propria “visita guidata” dentro la poesia, che invita, tra proiezioni immersive e coinvolgenti esperienze, a riscoprire la storia, il significato e il valore universale di pochi versi, capolavoro della cultura italiana”.
- Recanati non è soltanto la città di nascita di Giacomo Leopardi.
“Esatto è anche città della Musica, che ha dato i natali al celebre tenore e attore Beniamino Gigli. A Gigli è dedicato un museo all’interno del teatro storico “Persiani” e adiacente al Museo della musica multimediale e con una sala immersiva del suono. La città ospita anche il Museo dell’emigrazione marchigiana che accompagna e coinvolge il visitatore in un itinerario “fisico ed emozionale” destinato a ripercorrere la storia del fenomeno migratorio e a riannodare quei legami profondi che hanno unito e uniscono ancora oggi le Marche alle comunità di emigranti. Villa Colloredo Mels è una maestosa e imponente villa nobiliare la cui parte più antica è di origine medievale, lo scalone è cinquecentesco mentre pitture settecentesche arricchiscono soffitti e volte. Prende il nome dalla famiglia friulana di proprietari terrieri, i Colloredo Mels, che ne entrano in possesso alla metà del ‘700. Dal 1998 è la sede del Museo Civico che si sviluppa su tre piani. Al piano nobile si trovano le opere del famoso artista veneto Lorenzo Lotto e una sezione dedicata a Giacomo Leopardi. Tra le opere del Lotto due capolavori del rinascimento italiano come l’Annunciazione e il Polittico di San Domenico sono imperdibili. Al piano terra sono allestite una sezione archeologica, una storica e una moderna”.
- Domenica 27 marzo Recanati farà da cornice naturale alla 24° edizione della Gran Fondo Leopardiana DIPA. Un evento che coinvolge tutta la famiglia.
“Guardi chiaramente non entro nell’aspetto tecnico della gara, lo lascio fare a coloro che vivono con passione questa disciplina. Io ho vissuto alcune edizioni di questa manifestazione e posso affermare che la passione è contagiosa (chiaramente nulla a che vedere con la situazione pandemica in corso), ti coinvolge, ti spinge ad essere ai lati di Corso Persiani per applaudire i protagonisti di questa manifestazione. Dal vincitore a colui che taglia per ultimo il traguardo, sino ai non agonisti che hanno scelto la formula cicloturistica con partenza alla francese.
Io voglio soffermarmi soprattutto sugli accompagnatori e familiari. Come ho già ampiamente detto in precedenza, la Gran Fondo Leopardiana offre l’opportunità di vivere quei luoghi che hanno segnato la storia di due personaggi straordinari come Giacomo Leopardi e Beniamino Gigli. Un momento importante per bambini e ragazzi che frequentano le scuole primarie e secondarie che si ritroveranno poi a studiare le poesie del poeta recanatese sui libri. Possono portare la loro esperienza diretta, quella di aver visitato e vissuto quei luoghi. Ma anche per i loro genitori, che in attesa dei propri cari impegnati nella gara, possono scoprire la straordinaria storia di questa città e visitare i numerosi musei. Inoltre coloro che amano passeggiare hanno a disposizione un percorso di 3,5 chilometri che li porterà a visitare gli estremi della città. Recanati è una città balcone e offre una straordinario vista che va dal Monte Conero ai Sibillini.
Anche per questo vi invito a scegliere la Gran Fondo Leopardiana DIPA e vi aspetto il prossimo 27 marzo a Recanati”.