dal Belgio per pedalare la Sportful Dolomiti Race in segno di solidarietà e speranza
7 granfondo italiane in 7 giorni: “Rinascimento” è il viaggio dei giornalisti della rivista belga di ciclismo Grinta! che hanno voluto pedalare in solitaria le più importanti manifestazioni ciclistiche amatoriali del panorama italiano, tutte annullate a causa dell’emergenza sanitaria. Un segno di solidarietà ma anche un messaggio di speranza guardando al futuro. “Raccontiamo nei nostri canali social il nostro viaggio ma lo faremo poi nella rivista stampata, raccontando un’esperienza ma anche l’evento e il territorio attraversato” ha spiegato il direttore Frederik Backelandt. Con lui sui pedali a Feltre c’era il collaboratore Lorenzo Derycke, un passato da dilettante in Belgio e soprattutto nelle vene il sangue di un grande campione. Il nonno Germain, infatti, arrivò secondo ai Mondiali di Lugano in Svizzera nel 1953 dietro al campionissimo Fausto Coppi ma vinse la Parigi-Roubaix 1953, la Freccia Vallone 1954, la Milano-Sanremo 1955, la Liegi-Bastogne-Liegi 1957 e il Giro delle Fiandre 1958.
I due belgi hanno voluto rivivere esattamente la granfondo di Feltre partendo da via Campogiorgio e seguendo il tracciato di gara. Impossibile, causa meteo avverso e neve in quota, fare il lungo con il Manghen e il Rolle, I due hanno percorso I 122km e 3.200 metri di dislivello del percorso Medio scortati nella prima parte del viaggio dal presidente Piol e da Chrstian Maeran del Pedale Feltrino.
La granfondo di Feltre ha rispettato la tradizione di essere una prova dura non solo per le pendenze ma anche per il meteo spesso inclemente. Cosi I ciclisti si sono trovati la salita a Cima Campo avvolta da una fitta nebbia e dalla pioggia fin dai primi km di Arsiè, poi sono scesi a Castel Tesino, Pieve Tesino e su verso Passo Broccon attraversando la Val Malene, rientro nel Bellunese attraverso la Roa. I due hanno assaporato la pendenza micidiale del muro di Ronche-Rugna a Lamon e dopo la breve discesa sono tornati a pedalare in salita per conquistare Passo Croce d’Aune (tra vento, pioggia e nebbia) e farsi una foto ricordo davanti al monument dedicato a Tullio Campagnolo. Backelandt e Derycke hanno voluto arrivare a Feltre e tagliare l’ideale traguardo di Piazza Maggiore dove ad attenderli c’era il presidente della Sportful Dolomiti Race, Ivan Piol che ha consegnato loro la medaglia di finisher.
“Siete I due finisher di quest’anno – ha detto loro Piol accogliendoli con la medaglia – avete compiuto il vostro Rinascimento e noi vi ringraziamo per essere venuti e di aver pedalato in queste condizioni pur di portare il vostro messaggio di speranza e positività”.
“Il tempo è brutto ma sono contento di essere qui – ha detto il direttore di Grinta! al suo arrivo – penso che la Sportful Dolomiti Race è molto importante per il nostro progetto di 7 granfondo. A noi ne mancano ancora due (ieri erano a Corvara – ndr) ma speriamo che il 2021 sarà meglio di quest’anno”.