Soelden – Ötztal – Austria – Tutto è pronto per dare il via alla competizione più dura e impegnativa delle Alpi, giunta alla sua 39. edizione e che ha raggiunto oltre 19.000 richieste d’adesione, Domenica 01 settembre 2019 un lungo serpentone affronterà l’unico percorso di 238 km con 5.500 m di dislivello, chiuso in gran parte al traffico veicolare. Si partirà alle ore 06.45 dal centro di Sölden, il cuore della valle tirolese dell’Ötztal, affrontando per primo il Kühtai (2.020 m), pedalando in direzione Brennero (1.377 m) si sconfina in Italia, a Vipiteno, attraversando successivamente i passi Giovo (2.090) e Rombo (2.509 m), per poi fare ritorno a Sölden in Tirolo. I 5.500 m di dislivello sono suddivisi su 40,5 km di percorso pianeggiante, 95,7 km di salita e 101,9 km di discesa. I partecipanti della „Ötztaler“, provenienti da 37 nazioni, sono prevalentemente di sesso maschile, mentre sono 313 le donne in gara, in un aumento rispetto alla scorsa edizione. Ai tedeschi spetta il primato con 2325 partecipanti, seguono gli austriaci con 1050 partecipanti, terzi gli 859 italiani (con 51 donne alla partenza). Dall’Italia arrivano ciclisti da 80 province (su un totale di 92). Per la prima volta alla Oetztaler Radmarathon l’olandese Johnny Hoogerland, campione su strada nel 2013 nella propria nazione oltre ad aver partecipato a Tour de France, Giro d’Italia e Vuelta in Spagna.
Il percorso:
Partenza a Sölden – Ötz 800m – Kühtai 2020m – Innsbruck 600m – Brennero 1377m – Vipiteno 960m – Passo Giovo 2090m – San Leonardo in Passiria 700m – Passo Rombo 2509m – Sölden 1377m.
I passaggi sui valichi:
Ötz – Kühtai : 18,5 KM; 1200 m di dislivello; ristoro al 51. chilometro; Innsbruck – Brennero 39 KM; 777 m di dislivello; ristoro al km 127; Vipiteno – Passo Giovo: 15,5 KM; 1130 m di dislivello – ristoro al km 161;
San Leonardo – Passo Rombo 28,7 KM; 1759 m di dislivello – ristoro al km 201 e km 209.
Si corre all’insegna della marmotta. Dopo lo stambecco, che ha caratterizzato la scorsa edizione, sarà la volta della marmotta, simbolo dell’edizione 2019. Questo animale alpino vive abitualmente oltre i 2.000 metri di quota, lo si potrà trovare lungo il tracciato e con i suoi fischi inciterà i ciclisti nella zona del Passo Rombo. E’ un animale molto forte, che si è adattato al clima aspro dell’alta montagna. E per questo è simile ai partecipanti della Radmarathon, anche loro devono essere forti per affrontare le dure condizioni del tracciato.