Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del comitato organizzatore della Sportful Dolomiti Race, attraverso il quale lo stesso informa che l’intervento del Giudice Sportivo nasce da una segnalazione post gara presentata al presidente di giuria.
La squalifica del colombiano secondo arrivato alla Sportful Dolomiti Race del 16 giugno scorso da parte del Giudice sportivo nazionale della Fci è nata da una nostra segnalazione post gara al presidente di giuria, alla luce di alcuni dubbi che erano emersi da alcuni controlli da noi effettuati. Un ciclista, che però aveva un nome simile ma non completamente uguale, ci risultava squalificato alla GranFondo di New York ma non avevamo riscontri.
Alla granfondo di Feltre si era iscritto all’ultimo momento presentando una regolare tessera UCI della Federazione colombiana, in cui peraltro appariva scritto che aveva sottoscritto il regolamento antidoping dell’UCI. Già nella giornata di domenica avevamo manifestato alcune perplessità al presidente di giuria. Nei giorni successivi la segreteria generale della Federazione italiana aveva chiesto chiarimenti direttamente alla Federazione ciclistica Colombiana. Il risultato lo abbiamo appreso anche noi leggendo la sentenza di squalifica del ciclista colombiano.
“Questo è stato un caso davvero molto particolare ma dimostra che stiamo cercando di fare del nostro meglio per tutelare la nostra manifestazione e chi vi partecipa con il giusto spirito – commenta il presidente del comitato organizzatore Ivan Piol – . É un’edizione un po’ anomala, ma noi continuiamo a lavorare per la buona riuscita della manifestazione e soprattutto per le 4698 persone che quest’anno si sono iscritte per venire a pedalare a Feltre con l’obiettivo di divertirsi in bicicletta”.
Di seguito il link al sito della Federciclismo in cui compare il provvedimento di squalifica