Castelli24h, l’unica maratona di ciclismo su strada in un circuito cittadino completamente chiuso al traffico, si chiude con la conferma del Team Sanvido come squadra piu forte e con la novità del team Need for Speed cyclinggirls che ha portato in Austria il trofeo femminile, prima volta oltre confine.
In pista quasi 90 team per un totale di oltre 1000 ciclisti e 30 cosiddetti “only one”, cioè ciclisti che hanno pedalato da soli.
“Un’edizione importante nella settimana dopo la tappa del Giro d’Italia che, a detta di tutti, ha registrato un pubblico che ricordava l’epoca di Pantani – ha detto Ivan PIOL, presidente del Pedale Feltrino società organizzatrice – molta gente, uno sforzo molto grosso per noi, ma la macchina organizzatrice è stata impeccabile nei tempi e nei modi, ringrazio tutti i volontari che ci hanno aiutati a gestire al meglio tutto. Lavoreremo per rendere la manifestazione ancora piu spettacolare coinvolgendo campioni dello sport e personaggi che possano attirare ancora piu gente”.
Sui pedali il Sanvido ha chiuso primo con 523 giri cioè 967km alla media dei 40.28km/h, 3 giri piu dei secondi, il team Morotti e 4 giri piu dei terzi, i ragazzi della Nazionale di Short track al loro esordio alla 24ore: “Non avevamo capito che fosse una gara cosi divertente e abbiamo capito bene come funzionava solo in corsa. Il prossimo anno torniamo per vincerla” hanno detto.
Nella classifica delle squadre solo al femminile, dominio assoluto della squadra austriaca Need for speed cyclingirls che ha portato il trofeo per la prima volta oltre confine. Hanno vinto con 445 giri davanti alle Tinly Lady (442) e le Tecnoceramica(435).
In totale sono 74.210 i km percorsi da tutte le squadre e dali only one per un totale di oltre 40.000 passaggi sotto l’arco di arrivo.
Tra i singoli, Only One, vittoria annunciata di Federico Caretta che da solo in 24 ore ha percorso 357 giri per un totale di 660km, alle sue spalle Alessandro Simioni (344 giri) ed Emanuel Scapin (344). Sei le donne in corsa, la piu veloce per il secondo anno è stata Nadia Sgarbossa con 314 giri.
Sui pedali anche il creatore delle formiche, Fabio Vettori che con i suoi disegni ha raccontato il Giro d’Italia e le 21 tappe, tra cui quella di Feltre: “Dopo aver disegnato il ciclismo a Feltre, dovevo venire a dare un po’ di sangue del mio e pedalare anch’io come omaggio a questa città. Alla fine ci siamo divertiti tutti quanti moltissimo”.
E sempre l’eco del Giro è tornato con Simone Lotoro, responsabile commerciale Rcs Sport: “Una settimana fa ero qui in mezzo ad una marea di gente per la tappa del Giro, oggi pedalo con la squadra di Castelli, magari il prossimo anno faremo una squadra Rcs-Giro d’Italia”.
Charity partner dell’evento era la Fondazione Only the Brave di Renzo Rosso che ha voluto pedalare in prima persona assieme ad un gruppo di amici tra cui il comico Paolo Kessisoglu per cercare di fare piu giri possibile. Per ogni giro il Pedale Feltrino e l’azienda Castelli avevano messo in palio 25€ da versare alla Fondazione. Alla fine i giri sono stati 412 valsi un assegno da 10.300€ per Only the Brave la Fondazione che aiuta bambini in situazione di disagio e donne vittime di violenze.
“Pedalare la 24 ore non è stato cosi semplice come dicevano, la fatica si è sentita, ma è stata per me una gioia, siamo un bel gruppo di amici poi questo evento in una città cosi bella, un’organizzazione perfetta, è stato tutto bello bello – ha detto il patron di Diesel – Contribuire a fare qualcosa di buono e divertirsi è una cosa bellissima. Ognuno di noi ha l’obbligo di fare qualcosa di socialmente utile, possiamo fare tutti qualcosa di buono per rendere questo mondo migliore, in realtà basta poco, anche un po’ di tempo per dare un contributo per aiutare gli altri”.
“Mi iha invito Renzo ed è la prima volta che partecipo ma lo spirito, ho capito che devo andare piu piano, obiettivo è raccogliere fondi per OTB, cerchiamo di aiutarla mettendoci la faccia, la simpatia e la mia fatica sui pedali
Impresa riuscita per l’altro impreditore salito sui pedali per raccogliere fondi per la Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica, Matteo Marzotto: voleva fare 300 giri e ne ha fatti 312 e la famiglia Cremonese ha premiato la sua impresa con una donazione di 10.000€ a favore della Fondazione.
Di supporto a Marzotto c’era un team di campioni come Paolo Bettini, Antonio Rossi, Jury Chechi, Cristian Salvato, Dietmar Nockler, Andrea Peron. “Quest’anno ero piu allenato ma è stata davvero dura – ha raccontato Marzotto – ma pedalavo per una causa importante. Il 5% della popolazione è portatore sano della fibrosi cistica. Noi cerchiamo di allungare e migliorare la qualità della vita di chi è colpito da questa malattia. L’Italia è un paese meraviglioso, raccoglie circa 5 milioni di euro di donazioni, l’Italia nelle cose serie è un paese unito e fatto di persone straordinarie”.
Vincitori delle classifiche speciali:
Categoria BAR: Bar Alla Stanga – Verniciature bellunesi 515 giri
Categoria STRANIERI: Team Boa 2 (Austria) 509 giri
cat. MISTO (3 donne): Energiapura 478 giri
cat. Tutti tesserati con la stessa società: Asd Colorificio Sant’Eufemia 507
Gli atleti che hanno fatto più giri in assoluto sono stati Alex De Bastiani con 115 giri (212km) cui è andato il premio Luca Zambenedetti e Rachele Sonnino con 101 giri (186km) cui è andato il premio Giovanna Emanuelli.