Recanati (Macerata) – “Sempre caro mi fu quest’ermo colle” reciterà il monfalconese Federico Pozzetto, ricordando il successo conquistato nella ventunesima edizione della Gran Fondo Leopardiana, ultima prova del circuito Marche Marathon Ciclo Promo Components Trofeo NamedSport. Toscano d’adozione, una regione che ha sempre rappresentato una fonte inesauribile di ispirazione: il paesaggio collinare, le tradizioni popolari, il patrimonio storico artistico, per poeti e scrittori di ogni epoca, il portacolori della formazione anconetana Cicli Copparo regolando in volata sul traguardo di Corso Persiani, Federico Scotti (Cannondale Gobbi FSA) e il suo compagno di squadra Fabio Cini, ha centrato il suo sesto successo stagionale.
“Quello di oggi è uno dei successi più entusiasmanti conquistati durante la mia attività ciclistica – afferma Pozzetto – il percorso di gara era straordinario, ma anche impegnativo. Il classico tracciato che ricalca le caratteristiche del territorio marchigiano, continui sali scendi e poca pianura per recuperare lo sforzo. Dopo cinquanta chilometri abbiamo allungato in quattordici e fortunatamente anche i miei compagni di squadra Busbani e Cini sono riusciti a entrare nella fuga. Abbiamo controllato sino alle battute finali, quando io, Cini e Federico Scotti siamo riusciti ad allungare. Chiaramente noi della Cicli Copparo eravamo in superiorità numerica e abbiamo avuto l’occasione di sfruttare più soluzioni. Anche se sono riuscito ad aver ragione di un combattivo Scotti soltanto nello sprint finale. Devo ringraziare, la mia compagna Giulia e mio figlio Thomas che mi supportano e sopportano, oltre a tutti i miei compagni di squadra per essersi sacrificati nella gestione della gara e offrirmi l’opportunità di conquistare questo prestigioso successo”.
L’uomo diventa infelice per colpa della ragione che fa scoprire la vanità delle illusioni. Ma il reatino Federico Scotti (Cannondale Gobbi FSA) non si riconosce in questa fase del pessimismo storico leopardiano. Nel finale ha provato più volte ad allungare dal drappello dei battistrada, poi quando vi è riuscito si è trovato chiuso tra i due compagni di squadra della Cicli Copparo. Non era una vanità la sua speranza di conquistare il successo finale, ma con il passare dei chilometri si trasforma in un’illusione.
La Cicli Copparo intanto continua a vincere. Tra le donne si impone Gioia Chiodi che precede Debora Morri (Team del Capitano) e Chiara Ricci (Look Cycling Project).
La Medio Fondo Leopardiana, che si è tenuta sulla distanza di 83 chilometri ha regalato straordinarie emozioni al team abruzzese guidato da Andrea Di Giuseppe con il plurivincitore Davide D’Angelo che arriva per primo all’ombra della statua di Giacomo Leopardi, dopo aver conquistato il successo precedendo in volata Stefano Zoppi (Cicli Copparo), mentre Manuel Fedele (Team Go Fast) completa il podio. I due protagonisti hanno allungato al 52 chilometro di gara, dividendosi il peso della fuga e sfruttando il lavoro delle loro squadre che cercavano di tenere a freno gli ardori agonistici degli altri protagonisti.
Cuore immenso quello di Azzurra D’Intino (Team Go Fast), campionessa italiana elite master e vincitrice della Gran Fondo di Lubiana, al comando sin dalle prime pedalate riesce a difendere il suo vantaggio sino all’arrivo. Sul secondo gradino del podio assoluto sale Lorena Zangheri (O.M.M. Melania Faleria), terza Luisella Montebelli (Team Del Capitano).
La classifica a squadre premia l’associazione Giuliodori Renzo Bike Club Cafè che precede Auction Team e Team del Capitano.
Il pomeriggio del Dì di festa chiude un’indimenticabile giornata dedicata al ciclismo per la città di Recanati con il ricco pasta party e la premiazione finale. Emozioni contrapposte quelle provate nella città di Leopardi. Prima del via arriva la notizia della morte della mamma di Mirco Scorcelli delegato allo sport del comune di Recanati, che viene ricordata con un minuto di raccoglimento. Presente il vice sindaco Bravi. Questa edizione, la ventunesima della Gran Fondo Leopardiana, rappresentava anche il trentesimo anno di vita dell’associazione Cicloclub Recanati che organizza questo evento.