Cinque anni di storia non si raccontano brevemente, anche perché “La Moserissima” di sabato 13 luglio – nata nel 2015 per celebrare il decennale de “La Leggendaria Charly Gaul” – di aneddoti ne ha veramente tanti.
La prima ciclostorica di Trento coinvolse 300 appassionati di ciclismo vintage sulle strade della Città del Concilio e lungo le rive dell’Adige, con lo ‘Sceriffo’ Francesco Moser – in sella alla bici con cui vinse la Parigi Roubaix del 1979 – a guidare il plotone in abbigliamento d’epoca assieme ai figli Carlo e Ignazio, a Marino Basso, Dino Zandegù sino a Matteo Marzotto. Il successo della prima edizione fece subito esclamare ad Elda Verones, al timone del comitato organizzatore di APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e ASD Charly Gaul Internazionale: “La partecipazione è stata ottima e adesso vogliamo rendere questa manifestazione un appuntamento fisso”. E così è stato fin da allora, con “La Moserissima” unica tappa in Trentino del Giro d’Italia d’Epoca sin dagli albori fra caschi in cuoio, maglie di lana, puntapiedi e cinghiette, pantaloncini d’un tempo, biciclette fabbricate rigorosamente prima del 1987: questi i requisiti per schierarsi ai nastri di partenza in memoria dei tempi che furono. Un parterre di ciclisti che alla seconda edizione accolse soprattutto i grandi campioni del passato come Gianni Motta, vincitore del Giro d’Italia 1966, Marino Basso, campione del mondo a Gap, in Francia, nel 1972, “Cuore Matto” Franco Bitossi, Palmiro Masciarelli, fidato gregario di Moser per dieci stagioni, e Luciano Armani, uno in grado di battere Merckx in volata al Tour de France 1971, per non parlare dello speaker d’eccezione, “Il Falco” Paolo Savoldelli, vincitore di due Giri d’Italia. Scenografica la partenza all’ombra della fontana del Nettuno in Piazza Duomo, e vibrante conclusione nel post gara con l’inaugurazione del monumento dedicato a Charly Gaul a Vason, sul Monte Bondone per celebrare, a 60 anni di distanza, la storica impresa dello scalatore lussemburghese. Non c’è due senza tre e la terza edizione de “La Moserissima” segnò ufficialmente la ‘pace’ tra Francesco Moser e Giuseppe Saronni, al termine di una delle più grandi rivalità che la storia del ciclismo ricordi. Non si sono voluti perdere l’avvenimento nemmeno Renato Laghi, Simone Fraccaro, Palmiro Masciarelli, Filippo Pozzato, Imerio Lucchini, Imerio Massignan, Roberto Poggiali, Claudio Torelli, Luciano Armani, Stefano Giuliani e l’immancabile Marino Basso, d’altronde la stretta di mano tra Moser e Saronni è stata anch’essa un vero e proprio avvenimento storico. Ultima ma non ultima la passata edizione, con Francesco Moser a chiamare a raccolta il “Re Leone” Mario Cipollini, che all’arrivo esclamava: “Incredibile pensare che una volta corressero con questi ‘attrezzi’”, e la cui goliardia è stata protagonista anche ai ristori CAVIT e Moser (punti strategici anche quest’anno). Le iscrizioni per divertirsi in sella ai ‘cavalli d’acciaio’ della quinta edizione sono aperte, alla cifra di 50 euro entro il 30 giugno.