Cangini: “Ciclismo, una passione nata per caso”

Meldola (FC) – Le strade più belle sono quelle che si percorrono insieme. Giuliano Cangini, nel settembre 2014 ha percorso insieme a sua moglie Monica Ravaioli, la strada che lo ha portato ad appassionarsi al ciclismo agonistico. “Il ciclismo non mi piaceva, potevo definirmi ciclista soltanto per la mia esperienza di gioco da bambino con la bici, ma non ho mai pensato al ciclismo come sport da praticare.

Per quattro anni mi sono dedicato al motocross da praticare nel weekend con altri amici che condividevano la mia stessa passione. Ho avuto due piccoli infortuni e deciso di chiudere la parentesi motocross. Una domenica mattina di settembre 2014, insieme a mia moglie Monica abbiamo deciso di fare una passeggiata di una ventina di chilometri, io con una bicicletta da passeggio e lei in MTB. Durante quella pedalata spensierata nel comprensorio meldolese ho capito che forse il ciclismo poteva essere la mia futura attività sportiva. Così ho deciso di acquistare due MTB e mi sono recato in un negozio locale, all’interno del quale ho incontrato Stefano Laghi, presidente della società Scatenati, che conoscevo da tempo e parlando con lui è nata l’idea di tesserarmi per la società meldolese.

Le due MTB acquistate sono state usate per poco tempo, sono passato subito alla bici da strada. Anche mia moglie si è tesserata con gli Scatenati, ma lei non gareggia e nel tempo è diventata un prezioso supporto insieme a Patrizia Rossi, guidando l’ammiraglia della società e assicurando i rifornimenti durante le granfondo”.

Il 2015 è anche l’anno dell’esordio nel mondo delle granfondo e il ciclista meldolese sceglie Camerino e la straordinaria Granfondo Terre di Varano per i primi emozionanti chilometri da agonista. La stagione seguente decide di conquistare lo scudetto del Prestigio, il circuito della rivista Cicloturismo, partecipando a tutte le prove in programma. Si iscrive al circuito Giro delle Regioni e partecipa alla Nove Colli.

Nella stagione 2017 segue l’attività della squadra abbonandosi al circuito Zero Wind Show e segue il campionato nazionale granfondo Acsi. Obiettivi confermati anche nel 2018, anno in cui arrivano anche i primi piazzamenti di prestigio come il secondo posto nella classifica della categoria Veterani 2 nel campionato nazionale granfondo Acsi e il sesto posto nello Zero Wind Show.

Al termine della scorsa stagione ha partecipato ha venti granfondo, contribuendo al successo del suo team nel campionato nazionale Acsi Granfondo e il secondo posto nella classifica per team del circuito Zero Wind Show.

–        Giuliano Cangini, ciclista per caso che ha poi trovato la sua dimensione nella società Scatenati?

“Una solo riga per riassumere quella che è la mia storia in sella alla bicicletta. Voglio ringraziare il presidente Stefano Laghi a cui mi lega un bel rapporto di amicizia e Claudio Vestrucci che gestiscono con passione la società. A loro vorrei aggiungere anche Fabio Pannella. Un gruppo molto unito che riesce a coinvolgere tutti”.

–        Che cosa è per lei il ciclismo amatoriale?

“Pedalare mi fa sentire libero. Nelle ore che pedalo riesco a tenere libera la mente e godermi tutto ciò che mi circonda, pur faticando. Insieme ai miei familiari gestisco un’azienda artigianale idraulica, il lavoro chiaramente mi impegna molte ore della giornata, ma riesco comunque ad allenarmi.

–        Quali sono i suoi programmi per la stagione 2019?

“Voglio sottolineare che nell’attività sportiva non mi pongo degli obiettivi a priori. Arrivato ad un certo punto della stagione, analizzando alcuni fattori cerco di capire dove concentrare i miei sforzi. Quest’anno mi sono abbonato ai circuiti Zero Wind Show e Romagna Challenge che offrono l’opportunità di partecipare a bellissime granfondo”